mercoledì 22 gennaio 2014

Corro perché mia mamma mi picchia

"Siamo abituati a vederlo insieme agli inseparabili Aldo e Giacomo, ma in questo libro Giovanni Storti si presenta in una veste insolita, maglietta e pantaloncini, e ci parla della sua più grande passione fuori dal palco, quella per la corsa.
Lo fa alla sua maniera, con la consueta ironia, con un intreccio di leggerezza e profondità.
Alternandosi nel racconto con Franz Rossi, compagno di avventure e allenamenti, Giovanni, instancabile "assaggiatore di corse", pronto a sfidare il caldo come il freddo, a correre di giorno e di notte, a qualsiasi latitudine o altitudine, ci spiega come ha scoperto o meglio riscoperto, questa vena atletica.
Dalle fughe infantili per sottrarsi alle ciabattate materne a una pratica ritrovata, non tanto per motivazioni salutistiche, quanto perché la corsa ha il fascino di una vera arte. Ci addentriamo così, in compagnia dei due protagonisti, negli itinerari delle gare più coinvolgenti, sentiamo con loro la fatica ma anche il piacere di misurarsi con sé stessi e con gli atri, la gioia di superare i propri limiti.
E soprattutto impariamo a guardare con curiosità ed emozione i luoghi e l'umanità che si incontrano lungo il tragitto.
Si aprono davanti a noi scorci di una Milano, quella dei Navigli, dei Parchi e della Montagnetta di San Siro, lontana dall'affamata metropoli dell'immaginario collettivo, una città in cui la poesia si nasconde negli interstizi della praticità, così come il cielo azzurro negli scampoli rubati al grigio della cappa che li avvolge.
Ma correre significa anche immergersi nella ricchezza e nel mistero della natura, come nei maestosi paesaggi alpini o nei grandiosi scenari islandesi…" (tratto dal libro).
 

Piccolo e divertente libro sulla corsa e su tutto quello che ci gira intorno.
Narratori di eccezione: Giovanni Storti - quello di Aldo Giovanni e Giacomo e Franz Rossi, che di corsa se ne intende.
Perché vale la pena di leggerlo? Perché intanto che parla di corse, racconta che succede intorno: i popoli incontrati, i paesaggi, gli umori, le persone che organizzano e permettono di far funzionare una super gara, chi vive di corsa, chi ci riversa i fine settimana e chi sta a lato strada ad applaudire.
In giro per il mondo, scopriamo i segreti degli allenamenti, degli integratori, delle scarpe, del correre insieme.
Qualche caduta qua e la, quando si cerca di riempire le pagine con racconti che non vanno oltre il buffo.
Bella la frase: "Tutti sono medici con gli infortuni degli altri. ascoltate pure gli amici più esperti, ma fidatevi solo (nell'ordine) di voi stessi e dello specialista".
E per chi è pigro o fatica a correre con il maltempo: "Non esistono cattive condizioni meteo, ma solo gente senza palle". Alla faccia :)

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