mercoledì 5 luglio 2017

King Arthur

Un re usurpatore, terrorizzato dalla profezia che vuole, in colui che estrarrà la spada dalla roccia, un suo sicuro nemico... una prova da fare ed esserne marchiato per escludere tutti coloro che sono in età per sfidare il re... un patto demoniaco... che vede la morte di tutte le persone care pur di avere il potere... pur di avere la spada.
La Londinum da poco libera dal giogo romano, con postriboli, assassini, mercenari, popoli di ogni origine...
Una terra ove magia e potere terreno di spada e terrore convivono... ove si uccide per un nulla, ove i demoni degli uomini si materializzano, ma potrebbero farne a meno, tanto sono nefasti i loro effetti...
In tutto questo, mettete un rimescolamento di carte, ruoli, personaggi tale da trasformare la nota, anzi notissima storia di Re Artù, in una vicenda pop, che sarebbe potuta accadere nel Bronx di N.Y.C.
Così abbiamo racconti che viaggiano avanti e indietro, il capo delle guardie che saluta con dei gran "... Buonaseraaaa", le vicende più minute che diventano divertente corollario, forse per riempire i tempi e far diventare tutta la storia quasi un episodio di "Friends"...
Boh... sarà che non capisco niente di cinema.
 

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