sabato 22 luglio 2017

Chiesa di S. Maria Annunciata di Brunello

Di tanto in tanto, nel mio girovagare, riesco a fermarmi a S. Maria Annunciata di Brunello, risalendo la Val Bossa, oggi Valle dell'Arno, tenendo il crinale destro (si considera sempre con la fonte el fiume alle spalle), piccola pieve fondata tra il 1200 ed il 1300, con una facciata a capanna ed un aula interna in stile longobardo - gotico... autentico luogo di pace, fa dei suoi affreschi (scoperti solo nel 1935) un elemento di qualità del sito.
Oltre ad un sito questo spazio ha grande risonanza per gli eventi culturali che vi si tengono e che permettono di godere della solitudine del luogo, della vista sulle cime piemontesi oltre che dei boschi circostanti.
Tutto sembra essere rimasto come tanto tempo fa. Grande cura per il luogo, per i giardini, poche auto e visitatori, silenzio che appaga le orecchie stanche e verde che colma gli occhi. Anche il non credente trova pace ed un attimo di tregua dal correre quotidiano.
Bello il giardino e la vista del complesso religioso.

Pare che prima della chiesa vi fosse un convento dell'ordine degli Umiliati in questo spazio, proprietà nel passato della nobile famiglia dei Bossi d'Azzate..., ordine poi soppresso (per episodi poco adeguati al nome portato) da Papa Pio V...
Non può mancare il melograno frutto simbolico, che rappresenta la vita e la morte, il melograno rappresenta gli opposti per eccellenza... opposti che però non possono esistere l'uno senza l'altro... e la coesistenza è data da questo frutto e dai suoi grani rossi racchiusi nel grosso involucro... frutto che già nell'antica Grecia, veniva posto (in riproduzione d'argilla) nelle tombe... simbolo di fecondità, non a caso si trova vicino a chiese dedicate alla Vergine, che come è noto, occupano luoghi che si rifanno a precedenti culti precristiani...

Nessun commento:

Posta un commento

Niente parolacce, né!

Dare spazio