lunedì 17 luglio 2017

il re dell'uvetta

Fredrik Sjoberg ci narra, in forma romanzata, la vita di Gustaf Eisen. Così ce lo descrive nel risvolto  di copertina: "Perché uno non si arrende? Cos'é quel desiderio che lo spinge? Eccentrico, ricercatore, collezionista e narratore della natura e dei personaggi straordinari che l'hanno esplorata, Friedrick Sjoberg ci accompagna in un viaggio alla scoperta dell'inafferrabile Gustaf Eisen. Zoologo, pittore, archeologo, fotografo, leggendario esperto di lombrichi in Svezia e pioniere della coltivazione dell'uvetta in California, Eisen ha vissuto le sue mille vite a cavallo tra Otto e Novecento incarnando il tipico genio universale del Rinascimento".
Che dire di questo personaggio, che non sia già stato narrato? Scopritore (forse) del Graal, fondatore del Sequoia National Park (ove è sepolto), grande viaggiatore, collezionista di tessuti Maya... una sete di conoscenza senza pari, che lo porta a ricevere i complimenti di Darwin e che ancora a 90 anni continuava a pensare, studiare, leggere, catalogare, scrivere...
Ma Eisen è la scusa per parlare di sé... "E' come se avessi utilizzato Eisen solo come una spalliera su cui far arrampicare la mia storia, che mi interessa di più".
 
..."Avevo compiuto dodici anni quell'estate, nell'agosto del 1970, mi avvicinavo dunque pericolosamente a quel limite oltre il quale l'incanto svanisce... ma ancora per un po' mi sarei trovato dalla parte sicura, al di qua, libero da intenzioni"...
 
E quanti sono i personaggi incontrati... da Malm e la sua balena impagliata a Baldassare Forestiere e la sua casa sotto terra e la coltivazione ipogea, a Touko Laaksonen artista finlandese... con aneddoti, racconti, insetti e dittatori, follie e misantropi... bellissima lettura.
 
 La balena impagliata di A.W. Malm...
Le coltivazioni ipogee di Forestiere...

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