sabato 8 luglio 2017

4 mosche di velluto grigio

Ci furono tempi in cui, Dario Argento sapeva fare cinema... il 1971, per esempio. Con "4 mosche di velluto grigio" il nostro Dario dimostra di aver grinta da vendere... un film in cui suspense, ironia, sesso, trasgressione, costume, crimine, si mescolano (a volte un po' troppo) creando un meccanismo divertente ed intrigante.
Robert Tobias, noto batterista, è vittima di un pedinamento (oggi altrimenti detto stalkeraggio) lo vediamo uscire da una sessione musicale ed inseguire il suo incubo, raggiungerlo in un vecchio teatro ed ucciderlo... non prima di essere immortalato da una persona che indossa una maschera...
Dal giorno successivo inizia il ricatto, sue foto appaiono in casa nell'atto di uccidere, telefonate minatorie, biglietti, l'uccisione del gatto, un'aggressione...
Che succede? Lui è turbato ma cerca di non perdere la ragione... nel frattempo però la sua cameriera (che non ha nome, solo cameriera) viene uccisa in un parco dopo che aveva tentato un ricatto... a chi? non si sa.
E dopo di lei il tizio del pedinamento, che scopriamo essere ancora vivo (ma per poco) e anche lui intenzionato a ricattare... ed a morirne..
Troppo per Tobias: chiede aiuto ad un amico (Bud Spencer, qui non picchiava ancora tutti), il quale gli mette alle calcagna il professore (Oreste Lionello), e poi un investigatore privato (vagamente omosessuale)...
Ma le vere novità del film sono certamente il falso omicidio, le scene in cui l'assassino (quello vero) colpisce, ove il non visto crea effetti di vero terrore... la soggettiva dettata dall'omicida è innovativa.
L'investigatore intuisce, e anche noi cominciamo a capire che c'é di mezzo una follia di molti anni prima... poi lui viene ucciso... la cugina della moglie di Tobias, che non si fa scrupoli nel tradirla.. intuisce, ma poi viene uccisa... insomma l'escalation è inarrestabile... e solo Tobias può fermare il tutto... capirci qualcosa...
Decide così di armarsi ed attendere in casa la sua sorte.. non prima di aver autorizzato un innovativo esperimento in grado di cogliere l'ultima immagine nella retina della morta ammazzata... 4 mosche di velluto grigio... o forse no?
Capito l'arcano, scoperta l'assassina, intuita la vicenda... il finale è degno di Argento... con intuizioni oniriche che si mescolano a scene al ralenti... decisamente strano e bello. poi Dario l'ha fatta fuori dal vaso.
 
 

Nessun commento:

Posta un commento

Niente parolacce, né!

Dare spazio