domenica 7 febbraio 2016

Ciriquì, Cirilà, Cirinnà

Più uno Stato è democratico, più è in grado di tutelare le minoranze.
Viceversa la parola Democrazia (governo di tutti) diventa Devotanzia (governo di tanti).
Quando mi sento dire che, con tutte le cose che ci sono da fare, non possiamo perdere tempo per 8.000 coppie omosessuali, mi viene l'orticaria.
La domanda che pongo è molto semplice: perché abbattiamo le barriere architettoniche, in fondo i portatori di handicap sono così pochi... la maggior parte di noi non ne ha bisogno..
Ma noi no, le opere le facciamo lo stesso perché tutti dobbiamo avere pari diritti di accesso e di movimento negli edifici e nelle strade.
Nessuno dei fortunati bipedi che non necessita delle predette opere, si sente a disagio quando le vede e nemmeno si permetterebbe mai di dire che, mettono a rischio chi deambula normalmente e infine nemmeno inscenerebbe proteste in piazza per reclamarne la non realizzazione.
Cosa spinge quindi, i cosiddetti normali a reclamare il ritiro della proposta di legge Cirinnà, temendo danni per la famiglia normale?
Forse che, incontrando due uomini che si tengono la mano e sapendo che vivono vicino a noi, ne temiamo, legittimandoli, una demolizione dei nostri "valori", un aumento dei divorzi, la fuga dei nostri figli confusi da tanta promiscuità?
Ultima tirata: leggo che Giovanni Corsello, Presidente della Società Italiana di Pediatria, avrebbe dichiarato la possibilità di rischi per i bambini adottati da coppie omosessuali... Ma scusate, quando si scrivono le leggi e le si discute, questi piccoli dettagli non vengono esaminati prima di lanciarsi nelle crociate? Oppure questo è un intervento a gamba tesa, per affossare o almeno rintuzzare la proposta Cirinnà?
Qualcosa non funziona, e ancora una volta le partigianerie si sono spese in campo per rendere tutto incomprensibile e insanabile. Altra grande occasione sprecata... ancora una volta.
Uno Stato è tanto più grande, quanto più ascolta tutti e asseconda, nel rispetto di tutti, i desiderata di ciascuno. Compreso quello di volersi bene.

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