Secondo episodio della saga, e forse nemmeno l'ultimo (siamo in attesa). Ripartiamo da dove si è interrotto il precedente (vedi): scimmie intelligenti in fuga nei boschi e un virus creato in laboratorio che infetta il genere umano.
La popolazione è decimata, mentre le scimmie hanno creato un loro spazio ed una loro società molto simile a qualcosa di primordiale (con accenni di sciamanesimo e religione).
Tutto bene (o male) sino a che le due specie non vengono in contatto. Un uomo ferisce una scimmia e queste ultime vanno in città a spiegare il loro punto di vista: "non vogliamo la guerra, ma non provocateci. Voi state qui, noi nei boschi".
Il problema sorge quando gli uomini devono tornare nei boschi per far ripartire la dinamo di una diga e riavere corrente elettrica.
In entrambe le fazioni vi è chi vorrebbe la pace e chi non si fida. Sarà la rivoluzione delle scimmie a cambiare i rapporti di forza e nulla sarà più lo stesso.
Questa volta accanto a Cesare, (protagonista indiscusso del precedente episodio) facciamo la conoscenza di Koba, accecato dalla rabbia per gli esperimenti subiti, e fiero oppositore della pace e degli accordi con gli umani.
Questi organizza un colpo di stato e scatena la guerra.
Ottima storia, belli gli effetti speciali e il richiamo ai buoni sentimenti. Da vedere.
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