giovedì 6 luglio 2023

Un brav'uomo è difficile da trovare


Uscito nel 1955 e composto da dieci racconti inarrivabili per forza espressiva e spietatezza dello sguardo, Un brav'uomo è difficile da trovare impose definitivamente Flannery O'Connor come l'esponente di punta di quello che sarebbe stato ribattezzato il "gotico sudista".
Unica sua raccolta pubblicata in vita, ha esercitato un'influenza incalcolabile su scrittori, musicisti, filosofie e politici per la ricchezza dell'apparato simbolico e la potenza e l'originalità del tema religioso.
Dal racconto che dà il titolo al volume, con l'esplosione finale di violenza e le parole misteriose con le quali Il balordo, capo di una banda di rapinatori e assassini, chiude la storia - all'irruzione di uno straniero nella tranquilla esistenza della "brava gente di campagna" di un'altra memorabile novella, fino alla sarcastica rielaborazione del tema razziale nel "Negro artificiale", O'Connor attinge al grottesco e a un umorismo a tratti feroce per costruire un microcosmo umano in miracolosa sospensione tra commedia e tragedia, amore e crudeltà, dannazione e salvezza.

Dieci piacevoli racconti, ove non esiste un lieto fine... e apprezzato il primo, si capisce l'antifona... si resta in attesa dello scherzo del destino che finirà per colpire la "brava gente di campagna" ogni volta che lo straniero, il profugo, il reietto, il vagabondo, il bandito, finiranno per incrociare la loro strada... ad attenderli sarà la dimostrazione che, la loro vita misera (perché di questo si tratta), spesso meschina e costellata di dispiaceri grandi e piccoli, è pur sempre meglio dell'inconveniente che potrebbe capitar loro fuori dal microcosmo che li ospita. 

 

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