Nell'immaginario collettivo l'uomo lupo non è orrore in quanto tale.. ma lo è in funzione della sua trasformazione da uomo (la civiltà, il raziocinio) a bestia (la natura selvaggia, l'istinto) ed in questa mutazione, spesso non voluta che sta lo sconvolgimento... quel cedere quotidiano ai bassi istinti che qui diviene evidenza.
Così, l'ennesimo film che vede un uomo, un padre di famiglia con tutti i suoi limiti e difetti ma armato di tanto amore, dover fare i conti prima di tutto con sé stesso, è fonte di paura.. perché tocca nervi scoperti, spazi lasciati liberi e non indagati con cui noi, prima o poi, finiamo per dover fare i conti.
La volta che ci siamo arrabbiati senza motivo, la volta in cui abbiamo fatto del male, la volta in cui abbiamo ecceduto e così via.. è la dualità dell'essere umano di fronte al dover fare delle scelte.
La trasformazione, trattata molto bene in questo caso, è ancora una volta legata al rapporto padre figlio (banner) evidenziando il peso delle scelte tra loro e come invece viene declinato dal personaggio principale che si piega all'amore per la propria famiglia e si lascia uccidere.
Bello? A tratti certamente si. Certo capace di spaventare a sufficienza senza cadere nell'ovvietà.
Bello? A tratti certamente si. Certo capace di spaventare a sufficienza senza cadere nell'ovvietà.
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