Per poter parlare di qualcosa e, soprattutto, parlarne a ragion veduta, occorre studiare, tanto.. ma tanto davvero.. al punto da cercare nei dettagli (e le norme ne contengono sempre tanti... mai visto una normativa chiara in Italia e soprattutto mai visto norme chiare in democrazia, ma questo è un altro discorso)... di conseguenza studiare una norma ti impone innanzitutto di capirne la ratio.
A volte, raramente, la norma nasce per prevenire... a volte, anzi spesso, per porre rimedio... a seconda dei casi l'impostazione normativa detterà una linea che va capita e interpretata... da quella linea discenderà poi la comprensione del testo e di tutte le variabili (la cd giurisprudenza)..
E quindi eccoci qui a leggere, studiare, trovare il nesso di questa DGR.. il perché è evidente, se vuoi giocare le tue carte nell'ambito del welfare occorre necessariamente avere chiari i cardini della norma e degli obiettivi... tanto più che questo è un testo di inquadramento generale.. quasi un piano quinquennale di sovietica memoria.. e peraltro è giusto che sia così.
Morale, mi trovo a fronteggiare passaggi quali: il contrasto alla povertà, le politiche abitative, la domiciliarità, anziani, digitalizzazione dei servizi, politiche giovanili, interventi connessi alle politiche per il lavoro... Tutto chiaro? Credo di si. Vedremo poi in pratica i risultati.
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