domenica 10 marzo 2019

il più grande uomo scimmia del Pleistocene

il libro che avete tra le mani è uno dei più divertenti degli ultimi cinquecentomila anni.
Detto così alla buona è il racconto comico della scoperta e dell'uso da parte di uomini estremamente primitivi di alcune della cose più potenti e spaventose su cui la razza umana abbia mai messo le mani: il fuoco, la lancia, il matrimonio e così via.
E' anche un modo di ricordarci che i problemi del progresso non sono cominciati con l'era atomica, ma con l'esigenza di cucinare senza essere cucinati e di mangiare senza essere mangiati.
E ci ricorda che la prima arma a uccidere la gente lasciando in piedi gli edifici fu la clava.
Poiché la prima edizione risale al 1960, è uscito in varie vesti e con diversi titoli.
Brian Aldiss notò quello che fino ad allora non era stato notato da nessuno, neanche dall'autore: che si trattava, in realtà, di ottima fantascienza.
Roba autentica. Naturalmente mancavano i razzi. E allora? Non c'é bisogno per forza dei razzi. Adesso tutti lo sanno.
Nel 1960, però, la nozione era meno diffusa.
Ne comprai una copia, allora, perché sulla copertina c'era la sigla SF.
In quei tempi bui avrei comprato checché se ne fregiasse.
In seguito mi accorsi che stavo leggendo qualcosa di molto affatto illetterato, bensì un romanzo e molto divertente.
Se siete arrivati fin qui, probabilmente ci si può azzardare anche a rivelarmi che questo è diventato un libro di culto.
Ma non preoccupatevi. Non è conosciuto grazie ad una massiccia pubblicità.
Vi cambierà la vita, in maniera sottile.
Per esempio, le prima scene del film 2001 Odissea nello Spazio non vi sembreranno mai più le stesse.
E la prossima volta che andrete a funghi vi sorprenderete a ringraziare le centinaia di ricercatori uomini-scimmia che sacrificarono la vita per distinguere i velenosi dai mangerecci.
E apprezzerete la storia della nascita di quest'idea .
Verso la metà degli anni '50 Roy Lewis era in Africa come corrispondente dell'Economist dai paesi del Commonwealth; un giorno chiese al famoso antropologo Louis Leakey di spiegargli il significato delle pitture preistoriche trovane nelle caverne e Leakey glielo danzò.
Cominciate a leggere e sedetevi su qualcosa di stabile. (tratto dal libro).
 
 
Un libro di "fantascienza" che fa del nostro passato remoto, terra di racconti. Forte della nostra ignoranza nella materia storica, nutre la nostra fantasia, facendoci morir dal ridere, su quella che, a detta di Lewis fu la comparsa dei primi uomini e il formarsi (con tanti inciampi e divertenti errori) della nostra civiltà. Assistiamo così ad ogni genere di imbarazzanti episodi che, paradossalmente, narrano di più di tanti libri di archeologia e paleontologia… Volete ridere? Leggetelo! Volete darvi un tono con un libro di culto, solo per pochi? Leggetelo! Volete farvi un'idea della Preistoria, un'idea originale sia ben chiaro… Leggetelo!

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