domenica 2 settembre 2018

Tris di cime e altro ancora

 E se dicessi che è stata la giornata estiva più bella passata in montagna? E se dicessi che ho fatto esattamente quello che volevo fare, come lo volevo fare, come l'avevo immaginato, anzi meglio?
Andiamo a narrare..
Salito al Pian Pumper la sera precedente, dormito al rifugio, di primo mattino ho così il grosso vantaggio di trovarmi ad oltre 2400 metri di quota e avere di fronte a me una serie di cime, creste e panorami, con una temperatura piacevole, un cielo terso e tanto tempo a disposizione..
Dopo un buon caffè mi metto in marcia… l'idea è abbastanza semplice: andare avanti di cresta, per quanto possibile, una cima via l'altra, sino a quando si può e quindi mi approccio subito, verso il Pizzo del Mezzogiorno, che sembra lì, ma nella realtà è un pezzettino di marcia, tra pietre e pietroni, salite e discese, panorami stupendi e scorci sui dirupi sottostanti.. in lontananza, sulla mia linea ideale, vedo il Rovale ed il Giezza.. in mezzo qualche vallo, vedremo...
Passo così da un masso all'altro, da una cresta all'altra, da un panorama a destra ad uno a sinistra, da una parete da salire ad una da disarrampicare… mentre il sole si alza all'orizzonte e le temperature ben presto aumentano. E' un'estate calda questa, ed anche alle alte quote si fa sentire..
Ben presto a prima cima è raggiunta e quelle successive mi si presentano, a condizione di ridiscendere il Passo e risalire dalla parte opposta.. ma si fa, si può fare.
Alle mie spalle vedo il rifugio lasciato stamattina e le cime ancora in ombra…

scorci…
La prossima cima, il cucuzzolo tondo del Rovale.

sempre più vicino, sempre per creste...
Un obelisco rossastro, chissà quale civiltà lo ha eretto :)

Ed eccoci al passaggio chiave del Rovale, la paretina e il cavo in acciaio cui aggrapparsi….

La cima con la croce… e due!
il tracciato percorso alle mie spalle…
 

Si scende, tengo sulla mia sinistra i laghetti e sulla mia destra la parete sud del Rovale…

E mentre mi allontano e mi alzo di quota cambiano ancora i paesaggi…

Sono così alla base del Giezza… una parete di sfasciume che affronto tenendomi il più possibile sul filo di cresta…

Primo muro, poi un pianoro… di nuovo altro muro ma meno impegnativo… si può fare...
3° cima di oggi… ecco la croce, un poco sbilenca…

dall'altro il filo di cresta… a destra i laghi del Paione…

la cresta prosegue...
a tre quarti svolto a sinistra e scendo per ripido pietrisco…
ritrovo i laghetti lasciati e passo più basso dell'andata verso il valico che mi riporterà a Varzo.

Eccomi infine verso la discesa dal lato della Val Divedro… spettacolare giornata, non ho altro da aggiungere...

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