lunedì 23 ottobre 2017

il referendolo

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C'era una volta un piccolo referendello che voleva diventare un randello... ma che mancò del tutto il tiro. Bene, a giochi fatti, ed a soldi spesi... posso ribadire quanto affermato nel mio precedente post.
Questo referendum era, è e resta una bufala di stampo leghista, il cui unico scopo era, fare pubblicità allo schieramento di centro destra a trazione nordica in vista delle prossime elezioni, contarsi, e ingannare il popolo (che non ci è cascato), facendo credere che tutti i voti ottenuti (38,26%) e tutti i si ottenuti (95,29%) fossero voti destinati a cascare nel paniere del centro destra...
Facciamo alcune considerazioni: perché invocare il 34% come soglia minima per dichiarare soddisfacente il referendum? Perché? Perché? dai che ci siete, dai che ci arrivate da soli... Perché è la somma dei voti del gruppone da riunire alle prossime elezioni... la linea del Piave sotto la quale non è possibile pensare nemmeno per scherzo di presentarsi alle prossime politiche...
Ora, in democrazia contano i numeri. 51% dei voti e governi... oppure con idonei correttivi (maggioritario, premio di maggioranza, prolunga fallica) ottieni comunque il potere in forza dei tuoi voti superiori numericamente a quelli degli altri... ma qui? dove sono i voti? dove sono le maggioranze? Io vedo solo che il 61,74% degli aventi diritto se ne sbatte la ciolla del referendum e del suo contenuto e lo boicotta allegramente... e che quindi... questo referendum non vale niente... è stato bocciato.
Ora, senza numeri (apro una parentesi, complimenti a Zaia che invece il risultato lo ha raggiunto e senza usare i fantastici tablet... ci torno sopra dopo) che cosa andrà a chiedere il nostro Governatore a Roma? Nulla ovvio... perché questo referendolo non consente di chiedere proprio nulla che non fosse già previsto dall'articolo 116 della Costituzione... e per cui bastava una bella delibera del Consiglio Regionale... bah!
 
Ed ora i tablet! Certo che quelli del M5S portano sfiga! Dopo la pessima figura del sistema Rousseau, per l'elezione del loro prossimo leader (Di Maio contro i 5 nessuno, quasi il titolo di un B-movie degli anni '70, di quelli che andavi a vedere al cine dell'oratorio), qui rieccoli, rei di aver appoggiato l'evento a condizione che si votasse con i tablet... gli stessi avrebbero garantito voti sicuri, veloci, chiari, esiti immediati, certezza! Ed infatti... mentre siamo ancora in attesa di sapere REALMENTE quanti hanno votato e come, vediamo già la fine che faranno i 24.000 .... da lasciare alle scuole...
Insomma, i leghisti hanno avuto il loro momento di gloria? Bene. Si ricordassero però che la Lombardia non è la Catalogna, e che di queste costose scemenze non frega niente a nessuno... ma che il costosissimo spot, i lombardi lo sopportano una volta.. due potrebbe costare politicamente carissimo... sa vedum!
 
 
 

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