mercoledì 6 settembre 2017

Un'Italia civile

Ci fu un tempo in cui, militavo in Alleanza Nazionale, ci credevo, così come credevo nel progetto di Gianfranco Fini ed alle idee scaturite dopo il Congresso di Fiuggi.
Dopo decenni di confino, di esilio, la Destra tornava... ripulita dei vecchi orpelli, per governare e per dare il proprio contributo alla società, all'Italia.
Gianfranco, che avevo conosciuto in diverse occasioni, appariva un leader giovane, desideroso di cambiamento ed a capo di un partito in grado di dimostrare, carte alla mano, di non aver preso soldi da nessuno, (e non la Lega ad esempio) e di poter superare "Tangentopoli" a testa alta.
Fu per me un periodo impegnativo ma avvincente. Nuovi amici, nuove idee, progetti, incontri, riunioni, dibattiti, giornali, convegni, palchi delle autorità e congressi di ogni livello.
La politica prendeva forma e con essa la voglia di fare per il proprio comune, per il territorio, per la Nazione... Pareva troppo bello, ed infatti dopo un poco mi ritrovai gambe all'aria... Poco male, restano le idee e i bei ricordi.
Di quel periodo, questo libro, con dedica, che conservo ancora.
Richiamo dal frontespizio "L'Italia civile è l'Italia che si fonda sui Cive, su una solidale comunità nazionale di cittadini. In uno Stato democratico moderno, é proprio il "cittadino" il momento di sintesi di tutti i problemi che investono collettività e individuo, autorità e libertà, socialità e profitto, identità nazionale ed identità europea". Partendo da questo assunto fondamentale, Gianfranco Fini, insieme al giornalista Marcello Staglieno, affronta i problemi vecchi e nuovi del nostro Paese: da quelli più immediati e urgenti derivanti dall'ingresso in Europa, a quelli che invocano da tempo concrete riforme istituzionali, insieme all'esigenza di un recupero del senso della Nazione e della sovranità popolare.
Come può realmente entrare in Europa un'Italia in cui bisogna ancora "fare" gli italiani? E com'é possibile, per gli italiani, superare un'apatia politica e recuperare un'identità nazionale, in uno stato di emergenza, ancora alle prese con disoccupazione, elefantiasi burocratica, mancata riforma del welfare, rischio pensioni, spoliazione fiscale?
Richiamando questioni di recente dibattito.... il presidente di Alleanza Nazionale analizza i problemi e propone risposte concrete, tenendo conto soprattutto delle novità e dei pericoli di uno scenario economico-politico allargato: non solo europeo ma addirittura mondiale.

Sono passati 18 anni al quello scritto, una vita... il Predellino di Silvio, la cacciata di Fini e la sua incasinatissima vicenda della casa di Montecarlo... l'ascesa del M5S... la migrazione dai paesi extraeuropei e la incapacità dell'Europa di parlare una sola lingua...
E mentre i problemi dell'Italia sono rimasti gli stessi (anzi sono pure peggiorati) cosa resta di queste buone intenzioni... ? Certamente l'ideale della comunità nazionale... vera, unica speranza... "i Cives" 
 

Nessun commento:

Posta un commento

Niente parolacce, né!

Dare spazio