domenica 7 febbraio 2021

Gli Spietati


Clint Eastwood regista ed attore principale di un western niente male... ove ovviamente, la morale si nasconde nelle pieghe dell'animo umano... e va cercata con molta attenzione, togliendo di mezzo la tentazione di parteggiare per l'una o per l'altra parte... 
Ma partiamo dal principio.
Due mandriani vanno in un piccolo villaggio di frontiera per divertirsi e uno di loro sfregia una prostituta... le altre, prima chiedono giustizia, ottenendola ma riconoscendo nella stessa un loro valore residuo (Marx parlerebbe di presa di coscienza della lotta di classe), le prostitute capiscono che agli occhi degli uomini loro valgono meno delle vacche da allevamento... così raccolgono una colletta e lanciano una taglia... i due vaccari nella realtà non sono ne peggio ne meglio di tanti altri... ma una taglia è una taglia.... e così lo sceriffo del paese di Big Whiskey (un grande Gene Hackman) che vorrebbe solo mantenere la pace, si trova a dover fronteggiare l'arrivo di balordi che vogliono riscuotere... tra questi, il raccogliticcio trio formato da un pistolero alle prime armi (e pure miope), un afroamericano Ned e il suo amico William Munny un feroce ex pistolero, famoso per la sua efferatezza... quest'ultimo, da anni ha smesso di bere e di delinquere, ma morta la moglie e dovendo crescere i piccoli figli ha bisogno di soldi...
Dopo un primo scontro con lo sceriffo, dove Munny ha la peggio, i tre riescono ad uccidere il primo dei due vaccari, ma Ned, che non riesce a calarsi nel ruolo dell'omicida lascia... verrà catturato, torturato ed ucciso dallo sceriffo... questa azione scatena la rabbia di Munny... il quale ripresosi, torna al villaggio e ... 
Un western ove la violenza è regola, l'occhio per occhio il metro, dove il perdono non esiste ed anzi la morte è l'unico giudizio accoglibile... ove le persone ottengono una presunta e temporanea giustizia, salvo accorgersi che la loro vita di stenti non è cambiata di un millimetro... forse da questi film Hume, Hobbes e gli altri filosofi del 1600-1700 avrebbero trovato linfa vitale per ribadire che l'uomo è lupo dell'uomo e che solo uno Stato forte, con regole certe, da garanzia di una vita, se non proprio felice, almeno dignitosa... e che dire poi delle prostitute? La loro presa di coscienza, il loro riconoscere come necessaria una sorta di proto-lotta di classe, come argomentato da Marx, l'esistenza di un lumpen-proletariat che vuole giustizia...tutte cose su cui riflettere... e dopo questo pippotto filosofico-politico-sociale vi lascio al trailer.



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