domenica 22 novembre 2020

La Fisica di Star Trek

La fantascienza come Star Trek non è solo un buon divertimento, ma assolve anche uno scopo serio, che è quello di espandere l'immaginazione umana. 
Non siamo ancora in grado di arrivare là dove nessuno è mai giunto prima, ma almeno possiamo farlo mentalmente...
La fantascienza di oggi è spesso la scienza di domani.
La Fisica di Star Trek merita certamente di essere investigata. Limitare la nostra attenzione a questione terrestri equivarrebbe a fissare dei confini allo spirito umano.
Queste parole sono di Stephen Hawking, il grande fisico padre dei buchi neri e autore di uno dei tentativi più avanzati di unificazione della teoria della gravitazione con la meccanica quantistica.
Ma Hawking non è il solo fisico appassionato di Star Trek.
Fra i grandissimi si possono ricordare anche i premi Nobel Stephen Weinberg e Shedon Glashow e il teorico della teoria della relatività Kip Thorne.
In generale i temi di fisica toccati nella serie sono oggetto di lunghe discussioni  informali tra fisici e studenti di fisica nelle pause per il caffè ai congressi e negli intervalli a scuola.
La serie però ha avuto fin dai suoi inizi un successo grandissimo non solo fra i fisici, ma anche presso un pubblico molto eterogeneo.
A che cosa si deve questo straordinario interesse per la serie, che ha reso popolari personaggi come Kirk Spock, McCoy, Scott, Picard, Data, e che ha dato un'apparenza di realtà ai tunnel spaziali, al teletrasporto, al ponte ologrammi, ai motori a curvatura, agli ammortizzatori inerziali, ai raggi traenti, ai cristalli di dilitio?
Le storie di Star Trek, che raccontano le missioni dell'astronave Enterprise nella Galassia, sono ambientate nei secoli XXIII e XXIV. 
Gli autori di Star Trek si sono sforzati di immaginare quale potrebbe essere la sorte dell'uomo fra tre - quattrocento anni, in una Galassia ormai aperta a volo spaziale e popolata da varie civiltà intelligenti. 
Nel nostro futuro, come nel nostro presente, la scienza ha una posizione di grande rilievo.
Ma in che misura a fantascienza di oggi può essere la scienza di domani? 
Krauss che non è insensibile al fascino di Star Trek, ha approfittato di questa splendida occasione, al confine fra scienza e fantascienza, per spiegare la fisica di oggi e tentare di prevedere la fisica di domani.
Al seguito della mitica astronave Enterprise, in missione permanente per conto della Federazione, Krauss ha esplorato i questo libro affascinante i misteri della fisica e quelli dell'universo, e ci ha offerto un prezioso strumento per trovare nuovi motivi di interesse nella visione di Star Trek.
(liberamente tratto dal libro)


 

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