martedì 28 agosto 2018

Punta Valgrande

 
Perché ci ho messo così tanto a descrivere questa gita? Forse perché la stavo assaporando… per la grande soddisfazione che mi ha donato, per la giornata speciale, la cima raggiunta, la prima volta al Veglia quest'anno, la prima volta con Franca quest'anno… e così via.
Chi lo sa? Certo che queste vacanze mi hanno donato tante grandi soddisfazioni e Punta Valgrande è stata una di queste.
Salito a Varzo, Franca mi sta aspettando… butto due cose in zaino, mi cambio e si sale verso l'Alpe Veglia. Giornata non eccelsa, ma fresca e piacevole, nuvole che danno piacere quando nascondono il sole, mentre si sale.. il Veglia non basta ovviamente, e così ci dirigiamo verso il Lago d'Avino.
Ma ovviamente, se l'appetito vien mangiando, non ci si può fermare… e così decido di proseguire… anche se in solitaria, Franca decide di aspettarmi al riparo del vento, che nel frattempo si fa sentire.


Ecco la bastionata e in fondo Punta Valgrande. Da quelle parti ci ero già arrivato, respinto dal ghiaccio (era novembre) oggi forse riuscirò a prendermi il dovuto…
Già da lontano studio la parete, ove si intravedono diverse spaccature… una di queste sulla destra attira la mia attenzione.. si può salire, si lascia salire… sopra, finalmente un grande pianoro, viro di novanta gradi e mi dirigo verso la cresta…

Eccomi, i panorami si fanno subito immensi… in basso il Teggiolo, alle spalle Pizzo Valgrande e l'Alpe Veglia...

Qui invece Andromia, Rovale, Giezza..
 Ma eccolo, dopo il primo tratto di cresta, la cima mi aspetta…. un ponte in piano mi porta da una cresta all'altra… poi si risale su pietre non sempre sicure...
ed eccomi in cima… spoglia e stretta… come solo certe asperità possono dare…per quanto poco ci esaltiamo… poco solo per chi non può capire cosa realmente anima i nostri sogni...
Grande vista dall'alto…

sul retro il ghiacciaio del Monte Leone e la difficile cresta che con saliscendi aspro segue la linea di confine verso la cima rocciosa…
 
e' tempo di scendere…. laggiù il lago, le rocce percorso in salita ora si possono godere dall'alto e sotto una luce nuova

E poi di nuovo, giù sui pianori… che discendo ed ammiro dal basso… in fondo il paretone immenso.

ed eccoci al pino e poi alla diga…

da qui, dopo meritata pausa spuntino, decidiamo di scendere passando dal Lago delle Streghe.
Paesaggi bellissimi… da me mai visti… nonostante gli anni di frequentazione...

Ed eccoci al lago… e una vista d'insieme dell'Alpe Veglia… sempre speciale….

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