"Un libro capace di rappresentare la nascita e l'evoluzione dei totalitarismi. Un gruppo di ragazzini abbandonati su un isola deserta, ove apparentemente non manca nulla: cibo, acqua, riparo, caldo, si generano due paure. Quella della belva notturna (irrazionale) e quella di non essere salvati (razionale). Prevarrà quella irrazionale, con tutte le conseguenze del caso. I ragazzi accetteranno ogni genere di crudeltà giustificando il leader in vista di un bene superiore (astratto e irrazionale).
La stessa cosa fanno i dittatori e la stessa cosa fanno le masse".
Libro del 1952, ebbe un grandissimo successo con oltre 14 milioni di copie vendute.
Tema principale è la trasformazione dell'uomo in belva, incivile, selvaggio appena le regole della società vengono meno.
Un gruppo di ragazzi naufraga/cade su un isola deserta.. seguiamo così la loro progressiva trasformazione in selvaggi e vediamo crollare tutte le regole che si sono dati per ristabilire l'ordine.. appare così il "signore delle mosche", testa di animale che genera più paura del rimedio per cui è stato ideato.
Solo il ritorno degli adulti riporterà le cose al loro posto... anche se l'innocenza dell'adolescenza è persa per sempre.
Ancora una volta appare evidente una verità: per tenere sotto controllo la massa occorre contrapporle un terrore tale da accettare il dominio di un dittatore. Mezzo sempre utilizzato da chi vuole governare con l'inganno. Anche oggi, cambia il pericolo (vero o presunto) ma non cambia la volontà di predominio... alimentata dai media e da internet.
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