E fu così che anche il nostro giovane Primo Ministro Renzi si è lasciato scappare la promessa "il Ponte sullo Stretto si farà".
Certo, ha subito declinato l'evento ad un "poi"... Prima vanno fatte strade, depuratori, magari ridato l'acqua a Messina (al limite un giorno si e uno no) ma poi... poi ... il Ponte arriverà.
Fatico a capire (ma mica poi tanto) cosa porti un essere dotato di buona intelligenza e lungimiranza, ad imbarcarsi in certe faraoniche promesse (anzi per aggiornare il verbo in Berlusconiane promesse).
Si era appena sopito il brusio derivante dalla precedente rinuncia, mentre non si sono ancora spente le dolenti note derivanti dai danni e contumelie da pagarsi alle ditte che non faranno più il precedente ponte... e già si ricomincia a parlare del nuovo.
Gentile Primo Ministro. Guardi l'Italia, ne osservi le drammatiche condizioni derivanti da un terreno fragile e mal tenuto. Osservi i fiumi tombati e ristretti in canali di cemento, la mancanza di manutenzione dei torrenti, ci aggiunga l'elenco infinito delle opere mai finite... Poi, in fondo, ma molto in fondo (come Valentino Rossi alla sua ultima gara) ci metta il Ponte.
Ecco, sì lì a destra (come in quella pubblicità della Sicilia, ove il soggetto viene fatto finire in mare per non turbare il paesaggio) e ce lo si lasci.
Difficile? io non credo.
Nessun commento:
Posta un commento
Niente parolacce, né!