venerdì 5 gennaio 2024

La rivoluzione dimenticata


La scienza moderna non nasce con Galileo e Newton.
Le sue origini vanno retrodatate di almeno duemila anni, alla fine del IV secolo a.C.
La Rivoluzione scientifica del XVII secolo riscopre la Rivoluzione ellenistica di figure come Euclide, Archimede, Eratostene, Aristarco di Samo e di tanti altri raffinati scienziati.
Il pensiero scientifico greco, oggi conosciuto da pochi specialisti e per lo più trascurato non solo dal grande pubblico ma anche da classicisti, storici e scienziati, trova in questa ricostruzione di Lucio Russo il riscatto storico che gli è dovuto.
In primo luogo, lo studio della "Rivoluzione Scientifica", cioè della nascita del metodo scientifico, è indispensabile per la comprensione della "Civiltà classica".
In secondo luogo, l'esame del ruolo svolto dalla scienza nella civiltà ellenistica é essenziale per la valutazione di alcune questioni di capitale importanza per la storiografia, dal ruolo di Roma alla decadenza tecnologica medioevale alla "Rinascita scientifica" moderna.
Infine, ma non da ultimo, una più approfondita conoscenza della scienza classica e dei suo rapporti con la scienza moderna può far luce sulla struttura interna della scienza stessa, sui suoi rapporti con la tecnologia e gli altri aspetti della civiltà, sulla origine e il possibile superamento dell'attuale frattura tra cultura umanistica e cultura scientifica.
Con un''originale prospettiva, Russo guarda alla civiltà e alla storia dell'Ellenismo a partire dalla sua scienza radicalmente  rivalutata.

Va detto subito che, occorre tanta pazienza per comprendere appieno la portata dello studio di Russo e le sue conclusioni e che, senza una base scientifica, lo sforzo sarà doppio e mancherà il gusto della riscoperta... io, lo ammetto, ho faticato non poco.
Ma quello che mi ha donato questo libro, così come era accaduto con L'America dimenticata è impagabile. Capire, non solo l'attuale scienza, ma le basi, le origini, le scoperte, la perdita e riscoperta.
Abbiamo sempre detto che la crescita dell'umanità, in termini di cultura, società, benessere e democrazia, è un'azione complicata e soggetta a regressioni... dando per scontato che la crescita tecnologica possa soltanto andare avanti e mai indietro, perdersi per strada, ripartire da zero.
Questo libro smentisce questo assunto, invitandoci a riflettere su come, certi episodi, benché oggi il Mondo sia più piccolo e le informazioni più diffuse e condivisibili, possano riproporsi (pensiamo, come cita il libro, alla fuga di scienziati dall'ex Unione Sovietica).
Questo testo aiuta a capire la tecnologia odierna, partendo dal passato e viceversa.

 

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