domenica 25 maggio 2014

Tabula Rasa

 
"Il favore incontrato dai miei due libri precedenti, Cogito Ergo Sum e I cento Talleri di Kant, mi ha spinto a scrivere questo terzo.
Essi riguardavano i detti dei filosofi e i loro esempi.
Sono convinto che un terzo mezzo di divulgazione possa rivelarsi non meno efficace: quello delle metafore. Si tratta di qualcosa di familiare a chiunque.
Chi, infatti, non ha mai fatto uso di qualche analogia?
La metafora infatti non è che la trasposizione di un concetto in una espressione più efficace o più accessibile.
Ad esempio lo storico del pensiero che parla di una data corrente trasferisce con efficacia un fenomeno elettrico del mondo intellettuale.
Più in generale, il linguaggio quotidiano è ricco di metafore, anche se non ce ne accorgiamo.
Tra di esso e il linguaggio metaforico non c'é infatti un confine netto, come quando parliamo della "gamba del tavolo", una metafora ormai morta.
In compenso le metafore nuove possono costituire non solo uno strumento di chiarezza, ma talora un autentico stimolo per l'avanzamento del pensiero.
In campo filosofico esse conferiscono concretezza a concetti essenziali, ma spesso astratti o specialistici.
Una passeggiata ideale attraverso le metafore filosofiche più note (ad esempio La tabula rasa di Locke) o quelle poco conosciute (come quelle del Diavolo in Musica, impiegata dai medievali) può allora costituire uno stimolo ulteriore per familiarizzare con le questioni filosofiche. I filosofi si sono serviti delle metafore come di uno strumento privilegiato". (tratto dal libro).

 


La filosofia viene dopo che i fatti sono avvenuti. 
La filosofia viene dopo che si è mangiato, si ha da dormire e un tetto sulla testa.
Ma quando l'uomo comincia a fare filosofia è realmente sé stesso.
Tabula Rasa è questo: da piccoli appunti, brevi considerazioni, si spalancano mondi speculativi a noi ignoti il cui esito può portare alla totale demolizione delle nostre certezze, del nostro modo di essere.
Diviso in brevi capitoli, affronta molti degli interrogativi che da sempre l'uomo trova sulla sua strada sin dai tempi più antichi.
Ogni interrogativo ne richiama di nuovi, o di vecchi. Certo la filosofia non è scienza facile, ma ha dalla sua che dopo non sarete più gli stessi.

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