martedì 1 maggio 2018

il giornalista hacker, hacker e altri testi

Diamo tutto per scontato. Certo diamo per scontata la nostra democrazia, il poter esprimere liberamente e nostre opinioni, il poter manifestare in una piazza, il dare il proprio like su una piattaforma a favore o contro qualcosa... Ma non è così dappertutto... Ed è a coloro che non possono godere dei nostri stessi diritti, che è destinato questo libro... ma anche a noi, a capire le dinamiche che si muovono in rete, a rendersi conto che la realtà virtuale ha un costo che si riversa sul reale, a volte con estreme conseguenze.
 
 
Ma quali sono le Dieci Regole da conoscere e rispettare per potersi dire attenti, quasi hacker?
1. La crittografia;
2. L'anonimato. Navigare anonimi con Tor e aggirare filtri e blocchi;
3. Cancellare. Cancellare i file in maniera sicura e recuperare file cancellati;
4. Utilizzare applicazioni portable e crearsi il proprio kit;
5. Usare una distribuzione live anche per l'anonimato;
6. Usare una macchina virtuale;
7. Humanware: una gestione umana intelligente dei propri dati ed account;
8. Distruggere. Cancellare o distruggere un intero hard disk o un altro supporto;
9. Identità. Creare un'identità in rete o un blog che abbia un buon livello di anonimato;
10. Firewall. Tenere sempre con sé un piccolo firewall hardware;
 
 
E veniamo ora a spendere due parole su questo secondo libro, letto tempo or sono e ripreso in larga parte in sequenza al "giornalista hacker" del medesimo autore.
Perché hacker? E perché una lode nei loro confronti?
L'autore si spende, e non poco, per cercare di dare una diversa fisionomia ed immagine, rispetto al sentire comune, che vuole l'hacker come un delinquente, intento a derubare il prossimo, danneggiare le pubbliche istituzioni o mettere zeppe nel buon funzionamento della società.
Beninteso, l'hacker è anche questo, forse in passato, ora è mutato. E' tornato - secondo Ziccardi - alle origini... al gioco, che dovrebbe essere alla base di questa scelta di vita... una scelta che, con il progredire della tecnologia e di una sempre maggiore oppressione, controllo, onnipresenza del digitale, vuole in questi personaggi, degli anarchici, intenzionati a fare in modo che potenti di turno - Stati o Corporazioni Commerciali - non approfittino della nostra libertà. Persone che, in certe realtà del mondo, rischiano la vita per svelare le illegalità diffuse o i segreti di Stato.... Liberi di crederci oppure no.

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