martedì 5 luglio 2022

Yukio Mishima - La spada


Una morte sconvolgente, ossessivamente annunciata, preparata con implacabile meticolosità e infine celebrata dinanzi al mondo come un rituale spettacolare e tragico.
L'uscita di scena di Mishima ha rappresentato al tempo stesso l'apoteosi del personaggio, condannato da un demone inquieto a una vita perennemente sopra le righe e la parola conclusiva dello scrittore la sigla di un'opera in cui gioventù, bellezza e morte appaiono intrecciate in un destino ineluttabile.
Di questo invocato martirio, in cui un'etica eroica da antico samurai convive singolarmente con un estetismo quasi dandy ancora oggi non è facile formulare una lettura.
Questo volume ci si é provato, pensando di porre a confronto testi di origine e natura differente, dallo scritto di Henry Miller del 1972, uno dei primi che abbia tentato una comprensione profonda e scevra da pregiudizi, all'analitica cronaca degli ultimi istanti di Marguerite Yourcenar, fino alla testimonianza del traduttore ed amico Donald Keene.
Per lasciare l'ultima parola a Mishima stesso, di cui sono qui proposti "il proclama", manifesto ufficiale che lo scrittore volle lasciare a giustificazione del suo gesto, e soprattutto "la spada" autentico testamento spirituale in forma narrativa.
In questo lungo racconto del 1963, ambientato nel contesto di quella che è forse la più giapponese delle arti marziali: il Kendo, l'adesione ai valori tradizionali di lealtà, rigore morale, dedizione alla causa prende corpo con un'assolutezza che esclude ogni umano compromesso, fino all'inevitabile immolazione finale.

Raccolta di scritti che ruota intorno alla vita culturale ed alla fine di Mishima. Una vita destinata al sacrificio, per valori a cui lo scrittore si era legato in un percorso che non ammetteva repliche. Una scelta forte di fronte alle storture del mondo. Un coraggio da leone. una lucidità senza pari.

 

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