giovedì 9 luglio 2020

Spillover

Quest'anno; questo maledetto anno, non si può prescindere da quanto sta accadendo e non si può cercare di dargli un motivo. Si possono ovviamente leggere i giornali, si può ascoltare il virologo di turno, oppure le chiacchiere, le parole della gente e quelle dei politici… si possono fare tante scelte… o semplicemente infischiarsene bellamente e attendere che le cose vadano come devono andare.
Io ho fatto molte cose insieme. Forse troppe... Letto i giornali, ascoltato la televisione, ascoltata la rete, i commenti, le paure, i punti di vista… ma poi ho voluto farmi un'idea. E per farlo, ho voluto leggere un libro che oggi appare come profetico, ma che nella realtà mette soltanto insieme i fatti e da (dava nel 2014) il possibile finale.

"Non vengono da un altro pianeta e non nascono dal nulla.
I responsabili della prossima pandemia sono già tra noi, sono virus che oggi colpiscono gli animali ma che potrebbero da un momento all'altro fare un salto di specie - uno spillover in gergo tecnico - e colpire anche gli esseri umani…
Il libro é unico nel suo genere: un po'  reportage, è stato scritto in sei anni di lavoro durante i quali Quammen ha seguito gli scienziati al lavoro nelle foreste congolesi, nelle fattorie australiane e nei mercati delle affollate città cinesi.
L'autore ha intervistato testimoni, medici e sopravvissuti, ha investigato e raccontato con stile quasi poliziesco la corsa alla comprensione dei meccanismi delle malattie.
E tra le pagine più avventurose, che tengono il lettore con il fiato sospeso come quelle di un romanzo noir, é riuscito a cogliere la preoccupante peculiarità di queste malattie".

La frase certamente più efficace per descrivere il contenuto di questo libro è "Se scuotete i rami di un albero qualche cosa cadrà giù".

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