lunedì 13 luglio 2020

L'Architettura della città

Recupero questo libro, letto molti anni or sono, in una edizione Clup, ora introvabile… che ne ho fatto maledizione? Fa nulla, lo ritrovo in biblioteca e un piccolo racconto ne accompagna la foto di rito, con scheda di lettura.  Ho deciso peraltro di riportare i miei appunti di allora… quasi trent'anni or sono...
 
I caratteri principali dell'architettura sono la volontà di creare un ambiente più adatto alla vita e all'intenzionalità estetica.
Nel corso di questo studio Aldo Rossi si occupa di diversi metodi per affrontare il problema dello studio della città, privilegiando il metodo comparativo e sottolineando l'importanza del metodo storico.
Affronta poi il problema politico della città inteso come un problema di scelte per cui la città realizza se stessa attraverso una propria idea di città.
Vi sono due metodi fondamentali per l'elaborazione di una teoria urbana:
1) La città come prodotto di sistemi funzionali generatori della sua architettura e dello spazio urbano;
2) Città vista come una struttura spaziale;
L'architettura comunque non rappresenta che un aspetto di una realtà più complessa, la sua forma sembra riassumere il carattere totale dei fattori urbani compresa la loro origine.
E' giusto considerare il fatto urbano nella sua totalità, quindi il sistema stradale e la topografia urbana, sino alle cose che si possono apprendere passeggiando su e giù per una strada.
Vengono affrontati altri problemi
a) questioni tipologiche: già nei villaggi neolitici vi è la prima trasformazione del mondo alla necessità dell'uomo, si costituiscono le prime forme.
2) tipi di abitazione il tipo si costituisce secondo delle necessità e secondo delle aspirazioni di bellezza;
Il "tipo" è un oggetto secondo il quale ognuno può concepire delle opere che non si assomigliano tra loro.
L'elemento tipico o tipo è una costante, riscontrabile in tutti i fatti architettonici: quindi è anche un elemento culturale
Il "tipo" è l'idea stessa dell'architettura, ciò che ci sta più vicino alla sua essenza.
Secondo Aldo Rossi, spiegare i fatti urbani attraverso le loro funzioni è deviante perché nel tempo le funzioni cambiano.
Studiare il fatto urbano dal punto di vista storico piò essere utile nel momento in cui attribuiamo alle "permanenze" (segni fisici: quali strade, piano edifici) il significato di un passato che sperimentiamo ancora.
Quando si tende alla conservazione della forma urbana ne senso di imbalsamazione delle funzioni la permanenza diviene aberrante, patologica.
L'errore sta nel considerare il fatto urbano come qualcosa di definitivo nel tempo.
La città è formata da più momenti che non hanno un unico principio di spiegazione, non seguono un'unica legge formale, così Aldo Rossi spiega il  concetto di area-studio strettamente legato a quello di quartiere.
Essa dal punto di vista morfologico e strutturale ha una sua unità, come ha contenuti sociali e funzioni proprie.
La città comunque, è sempre stata caratterizzata dalla residenza, la casa rappresenta il modo di vivere di un popolo, manifestazione precisa di una cultura che si modifica molto lentamente.
Lo studio della residenza può essere un buon metodo per lo studio della città.
I monumenti, secondo Aldo Rossi, possiedono la capacità di accelerare il processo di urbanizzazione di una città ma non sempre sono dati fisici poiché possiamo studiarli anche sotto il profilo funzionale e posizionale.
La città può essere considerata come il "locus" della memoria collettiva dei popoli, il "locus" è principio caratteristico dei fatti urbani.
Infine la politica, secondo Aldo Rossi si presenta nel momento delle scelte; momento costitutivo delle città. La città sceglie la sua immagine sempre e solo attraverso le sue istituzioni politiche e la forma quindi, è segno di volontà.
 

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