venerdì 28 ottobre 2022

La Frontiera


Cosa significa essere il vicino della più grande nazione del mondo?
Da sempre attratta dalla cultura e dall'anima russa, Erika Fatland ha dedicato anni a cercar di capire quella terra smisuratamente vasta.
Dopo aver sognato di camminare su una grande carta geografica, muovendosi lungo il sinuoso confine russo, decide di tentare un nuovo approccio: é possibile capire un paese e un popolo osservandoli dall'esterno?
Comincia così la pianificazione di un itinerario favoloso che, dalla Corea del Nord alla Norvegia, abbraccia l'intera superficie di uno dei giganti della politica mondiale.
Partendo da Pyongyang e spostandosi verso ovest a bordo dei mezzi più disparati - aerei a turboelica, treni, cavalli, traghetti, autobus e persino renne e kayak - l'autrice percorre l'interminabile linea di confine tra la Russia e i Paesi vicini.
Dall'Oriente all'Asia Centrale, e poi attraverso il Mar Caspio sino al Caucaso.
E ancora, al di là del Mar Nero, l'Ucraina divisa dalla guerra e poi l'est dell'Europa e i Paesi Baltici, fino a Grense Jakobselv, nell'estremo Nord.
Da qui, l'esplorazione riprende lungo il gelido passaggio a Nord - Est dalla Cukotka, dove l'Asia finisce sino a Murmansk.
Per 259 giorni, Erika Fatland ha raccolto testimonianze e immagini componendo un ritratto affascinante e vivido di paesaggi, culture e società e stati le cui differenze sbiadiscono di fronte all'unico elemento che li accomuna: l'essere confinanti della Russia.
E le storie ora pittoresche, ora tragiche, spesso incredibili, che le persone incontrate durante il cammino tra due continenti raccontano, trovano tutte una spiegazione in questa fondamentale condizione geopolitica fornendo milioni di risposte.
Una per ogni individuo che vive lungo la frontiera più lunga del mondo.

Colte qua e là: "Fino a che punto ci si può fidare delle proprie impressioni e dei propri ricordi? La nostra cultura è soggettiva, e siamo creature mutevoli.
Tutte le esperienza vengono filtrate dal nostro umore, dalla situazione del momento, dalle aspettative, da ciò che abbiamo appena vissuto, da ciò che desideriamo in quel luogo e in quel momento.
Visitare da adulti il luna park della propria infanzia può essere una sensazione strana.
Quello che un tempo sembrava grande e suntuoso, una favola di colori e odori sconosciuti, si rivela essere un insieme di noiose bancarelle e di banali giostre usurate.... viene da chiedersi: ci si può fidare della letteratura di viaggio?"


 

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