giovedì 18 novembre 2010

il centro del centro del centro

Dopo vari tafferugli verbali l'impressione è quella di una crisi destinata a chiudersi così come é iniziata... con un nulla di fatto.
Il mercato delle caciotte che vede quel marasma improponibile chiamato centro mettersi a disposizione del meglio promettente o pagante non fa ben sperare sul destino di quel che resta della nostra democrazia.
E' questa la desolante immagine data dall'emiciclo parlamentare in questi giorni.
E' questa la vera italia; quella minuscola, abbarbicata allo sgabello, insensibile ai bisogni del popolo burino che l'ha votata (o che crede di averlo fatto).
Dove si andrà a finire è sotto gli occhi di tutti (almeno di coloro che vogliano vedere). Non succederà un bel niente. Saremo mal governati per altri 3 anni, non avremo riforme ma tagli e bugie invece di progresso.
Perché lagnarsi? Il pifferaio di Arcore e il brubrù di Gemonio ci hanno abituati a questo genere di cose.

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