venerdì 3 aprile 2020

Homo Deus

Nella seconda metà del XX secolo l'umanità é riuscita in un impresa che per migliaia di anni è parsa impossibile: tenere sotto controllo carestie, pestilenze e guerre.
Oggi è più probabile che  l'uomo medio muoia per un'abbuffata da Mc Donald 's piuttosto che per la siccità, il virus Ebola o un attacco di al-Qaida.
Nel XXI secolo, in un mondo ormai libero dalle epidemie, economicamente prospero e in pace, coltiviamo con strumenti sempre più potenti l'ambizione antica di elevarci al rango di divinità, di trasformare "Homo Sapiens" in "Homo Deus".
E allora cosa accadrà quando robotica, intelligenza artificiale e ingegneria genetica saranno messe al servizio della ricerca della immortalità e delle felicità eterna?
Harari racconta sogni e incubi che daranno forma nel XXI secolo in una sintesi audace e lucidissima di storia, filosofia, scienza, di rendere se stesso superfluo.
Saremo in grado di proteggere questo fragile pianeta l'umanità stessa dai nostri nuovi poteri divini? (tratto dal dorso di copertina del libro)
il Commento
Scritto ovviamente prima dello scatenarsi della pandemia da Covid19, viene fortemente smontato negli assunti della sua essenza, non perdendo però in profondità di analisi, in sintesi del passato e (per molti versi), nella previsione futura. Sia chiaro tuttavia che, non si può parlare di futuro, senza fare i conti con questo libro visionario.
Dio, Macchine, Terrorismo, Ambiente, Religione, democrazia, cervello, capitalismo, comunismo, fiscalità, tecnologia… tanti, tantissimi argomenti, alcuni ben supportati, altri forse un poco esasperati nell'esposizione e nel giungere alle conclusioni.
Tutto però porta ad una conclusione: Molto presto, anzi subito, l'uomo dovrà fare i conti con sé stesso, con le proprie aspirazioni, speranze e sogni. Decidere cioè cosa diventare, cosa sarà disposto a sacrificare, cosa dovrà salvare… Visionario.

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