sabato 16 febbraio 2019

Alla corte del Duce

Chi furono gli amici di Mussolini? E fra di loro, chi lo seguì per convinzione e chi invece, per opportunismo?
Quali donne gli furono accanto nel corso della sua esistenza e quante gli diedero un figlio?
Il fascismo non fu soltanto opera di Mussolini. Nel suo insieme fu il risultato delle azioni del capo in sintonia o in dissonanza con quelle dei suoi gerarchi Roberto Farinacci, Achille Starace, Galeazzo Ciano e centinaia di altri ras del regime e dirigenti politici - che finirono ben presto col somigliare a una schiera di cortigiani: uomini all'ombra del monarca assoluto, alcuni tanto fedeli da sacrificare se stessi, altri tanto infedeli da scavagli la fossa.
Nell'ampio seguito mussoliniano svolsero un ruolo cruciale anche i capitani della grande industria privata: Giovanni Agnelli, Alberto Pirelli, Luigi Marzotto, Giuseppe Volpi e i numerosi intellettuali che appoggiarono il credo fascista - da Gabriele d'Annunzio a Margherita Sarfatti, da Luigi Pirandello a Curzio Malaparte - molti dei quali però subirono nel tempo allontanamenti e violenze.
Un'importanza considerevole ebbero le donne: la moglie Rachele, la figlia Edda, l'amante Claretta, che con Mussolini trascorse gli ultimi atti di vita, e Virginia, Giovanna, Paolina, Angela, uno stuolo di cortigiane, vere o presunte, di cui spesso conosciamo solo il nome o lo pseudonimo - come Graziosa Bocca - che provarono per il Duce intense passioni e con regolarità frequentarono i suoi uffici per fugaci incontri.
Dall'infanzia di Benito in un lembo terminale della Pianura Padana, fino a Piazzale Loreto, Antonio Spinosa ricostruisce con ricchezza di particolare e testimonianze, una ideale biografia del regime e del suo capo indiscusso attraverso le amicizie, gli intrighi, i rapporti di potere, i tradimenti, facendo rivivere le figure più note del Ventennio, ma anche quelle trascurate dalla storiografia ufficiale.
Il Duce era una maschera che seppe tenere testa ad un balletto di ombre sino a che non cadde il sipario. (tratto dal libro).
 

Un altro libro sul Duce? Ebbene si, questo argomento, esaminato da mille punti di vista, aiuta a comprendere meglio un periodo storico.
Aiuta a capire come avviene realmente un cambio così forte da portare al regime. Dimostra che, la trasformazione si ha, ove le fondamenta della democrazia sono marce o malandate… ove la fragile ed illusoria certezza dei diritti viene a poco a poco distrutta, non con colpi fenomenali, ma per assuefazione, per accettazione del meno peggio, per vantaggi meschini, per piccoli interessi da bottega, per meri calcoli di basso livello, che portano però uno Stato a morire.
Questo insegna Spinosa, nel raccontarci la Corte di personaggi che ruotava intorno a Mussolini.
Un uomo solo, non certo un superuomo come la retorica vorrebbe descriverci… uno che ha fatto dell'azzardo la sua politica di vita e che alla fine ha pagato tutto con gli interessi… qualcun altro no. 

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