sabato 26 maggio 2012

Anche tu, disperatooooo !!!

Non sapendo più che pesci pigliare, eccolo il nostro ad inventarsi il trito e ritrito Presidenzialismo alla cinese, no alla turca, no alla qualsiasi cosa va bene basta che non mi rottamate.
E dire che di cose di cui preoccuparsi questo signore ne avrebbe parecchie, a cominciare dalla sconcia vicenda delle Olgettine o del penoso stato in cui ha ridotto l'Italia in allegra compagnia di quell'altro signore in canottiera da Magutt.
E invece no, messo in un cantone il povero Angelino (che ci fa una gran figura da minchione, mi scusassero il termine ...) eccolo alla carica. 
E che baldanza nell'affermare che lui, é pronto al grande sacrificio (quello di fare il Presidente della Repubblica), lui si che é pronto alla sofferenza.
Peccato che non siamo pronti noi, peccato che sul tricolore non c'é ancora la banana e che sul mio documento di identità non c'é scritto CIQUITA.
Quindi si rilassi, anche se pronto a soffrire per noi lasci perdere; noi ce ne faremo una ragione :))

martedì 8 maggio 2012

La fine della Padania


il tonfo di questa tornata elettorale, a carico della Lega, parte da lontano.
Dall'aver creduto, di rappresentare il nord Italia con numeri lontani dal plebiscito e forti solo in accoppiata con il PDL.
Nell'aver voluto fare l'ago della bilancia quando c'era il governo Berlusconi e i duri e puri contro il governo Monti facendo finta di non aver mai governato.
Fingendo che, nonostante gli scandali, l'incapacità, la faccia di tolla di fronte alla ruberia dei soldi pubblici, andasse tutto bene e che grazie alla sceneggiata delle scope i grulli elettori sarebbero rimasti fedeli.
Il risultato é sotto gli occhi di tutti, e Maroni può raccontarsi quel che vuole, ma la realtà é una e una sola. La Lega é finita e con lei la Padania.
Peccato, per un idea che in principio aveva affascinato, per quell'antipolitica che aveva saputo a tratti dimostrare un buon governo locale.
Tutto finito. Tutto distrutto. Grazie a lauree prese in Albania, balconi e terrazzi riparati a spese nostre, diamanti, kuli nudi e amenità simili.

martedì 1 maggio 2012

Memoria cortissima

Quanto é durato (se mai é durato) l'auto-esilio del Bossi dalla Lega, dal ruolo di segretario, dalle lacrime, infine dalle richieste di scusa fatto ai militanti per le malefatte sue e dei di lui figli?
Talmente poco che non abbiamo fatto in tempo a dimenticarci delle suesposte malefatte.
Una volta, almeno (mica tanto tempo fa) il politico di turno, pizzicato per così dire a maneggiare in modo allegro l'altrui denaro, dopo aver combattuto come un leone per dimostrare la sua innocenza, si ritirava in buon ordine nelle retrovie e lasciava passare qualche mese.
Ora la fuga ha raggiunto il tempo di un valzer.
Voilà un balet! Un giro di polka, manco una quadriglia che dura troppo!
Il Bossi, uomo del nord, uomo dalle idee chiare, non fa eccezione.
Finite le lacrime, archiviate le scuse, menati per il naso i militanti, ri-eccolo  in pompa magna a ricandidarsi come segretario della lega nord.
E' vero che come lui dice, i soldi erano suoi (nostri Umberto, nostri) e lui ne fa quel che vuole, ma un minimo di decenza?
E che dire del Maroni con in mano la scopa a minacciar pulizie? Forse la pubblicità del bidone aspiratutto? Ecco si il bidone. quello dato a noi tutti ed ai militanti della lega.


Manuale di co-programmazione