sabato 21 agosto 2021

Hagakure


Il libro segreto non del culto della morte, ma della leggerezza del vivere e della bellezza del vivere con onore. Aneddoti, consigli, ricordi, storie, aforismi che per secoli hanno formato l'anima, e affilato la spada dei samurai.
Non è la prima volta che in Occidente si sente parlare della Hagakure, il "codice", o la "via" del samurai, il guerriero giapponese legato da un patto indissolubile di obbedienza al suo signore feudale.
Circolava almeno la versione di Yukio Mishima, lo scrittore che si uccise secondo il rituale samurai.
Si parla sempre di "versioni" della Hagakure, perché i diversi testi in circolazione sono sintesi degli undici volumi originali nei quali l'allievo Tsuramoto Tashiro raccolse l'insegnamento di Yamamoto Tsunetomo, il guerriero divenuto monaco, che aveva deciso di divulgare il codice segreto dei samurai.
Si tratta di un atto esemplare di trasgressione, perché Tsunetomo in punto di morte ordinò che tutto venisse bruciato, e l'allievo disobbedì salvando quello che sarebbe diventato uno dei fondamenti culturali del Giappone moderno.
Attraverso la Hagakure l'etica del Samurai passò infatti dalla casta guerriera all'intera società.
I brani qui tradotti, che costituiscono la migliore e più accessibile tra le varie sintesi moderne, permettono di capire come, dietro l'apparente e paradossale culto della morte, ci siano anche una invidiabile fermezza morale e una "morte dell'io" non priva di possibile compassione.
Carlo Lucarelli, nella presentazione, ci svela poi che l'etica samurai ha molto a che fare con il gusto tutto contemporaneo per il noir.



 

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