domenica 27 aprile 2025

Senza eredi - libro


La nostra è la prima epoca senza eredi.
Non riconosciamo eredità da trasmettere.
Nessuno continuerà l'opera, nessuno salverà quel che poteva e doveva essere salvato.
Il tempo non è galantuomo ma smemorato: non renderà giustizia.
Viviamo tra contemporanei senza antenati né posteri, uniti solo dal vago domicilio della stessa epoca; non consorti, al più coinquilini occasionali.
E' l'epilogo coerente di una società senza padri divenuta società senza figli.
E ciò vale a partire dagli autori e dalle loro opere.
Per reagire a questa amnesia, cancellazione ed emorragia, Marcello Veneziani ha composto una raccolta di settanta miniature di saggi, succinte biografie, profili non convenzionali, in vari casi sconvenienti.
Da Pascal a Vico, da Leopardi a Manzoni, da Baudelaire a Proust e a Kafka, da Vattimo a Ratzinger, fino ai pensatori e agli scrittori più vicini a noi e viventi.
Prima di loro, a essere senza eredi sono i classici, i grandi del passato, cancellati o abbandonati, quando non maledetti.
Siamo scesi dalle spalle dei giganti senza eredi non è possibile nemmeno un pensiero nuovo, rivolto al futuro e all'essenziale, in grado di superare la nostra società dell'oblio che tende a perdere il senso critico, la cultura e l'umanità.
La vera sciagura del presente non é l'avanzata dell'intelligenza artificiale ma la ritirata della intelligenza umana.
Non resta che ribellarsi a questa china riscoprendo un diverso destino.

Posizione 11 - L'iperconnessione tecnologica e l'ipoconnessione umana sono un tratto saliente della condizione umana in cui la tecnologia fa compagnia a chi è solo e isola chi è in compagnia.

Posizione 414 - La solitudine è una sovranità senza regno. L'amicizia è un legame senza sovranità.

Posizione 429 - Ogni discepolo porta via qualcosa al suo maestro, spiega Oscar Wild nel "Ritratto di Dorian Gray", in cui teorizza: "influenzare un individuo significa dagli la propria anima... egli diventa un'eco della musica di qualcun altro, uno che recita una parte che non è stata scritta per lui".

Posizione 507 - L'amore non corrisposto è una morte in vita.

Posizione 514 - Nella ricerca proustiana del tempo perduto, la morte di chi ti è caro o lo svanire del passato, tra i dolori che arreca, dona però un piacere: quel che resta nella memoria degli affetti é un ricordo selettivo, il meglio, ciò che davvero merita di essere salvato, la sintesi squisita di quel che fu.

Posizione 1602 - Kafka riconosceva la superiorità del male sul bene, anche sul piano della conoscenza: "il male conosce il bene, ma il bene non conosce il male". L'asimmetria malefica della vita. I due peccati capitali dell'uomo, per Kafka, sono l'impazienza e l'inerzia. Tutti gli altri discendono da questi; a causa dell'impazienza gli uomini furono cacciati dal paradiso, a causa dell'inerzia non possono tornarci.

Posizione 1786 - Giovanni Gentile. In "Genesi e struttura" si profila il suo pensiero comunitario: la comunità non accomuna solo i viventi, ma anche chi ci ha preceduto e chi ci seguirà. E' il filo della "tradizione". La filosofia ne é la sua coscienza: in fondo all'Io c'é un Noi; che è la comunità a cui egli appartiene, e che é la base della sua spirituale esistenza, e parla per sua bocca, sente col suo cuore, pensa col suo cervello. La comunità è presente come legge interna all'individuo.

Posizione 2562 - La poesia è una forma di preghiera; abita in un posto segreto dell'uomo e gli dona altri occhi, altre orecchie.

Posizione 2674 - Quando penso che non m'innamorerò, ormai, più / che non soffrirò, ormai, più per amore / mi sento un morto a cui batte il cuore.

Posizione 3457 - Oggi gli scenari sono globali e individuali, ma le classi sociali non servono più: sono fluttuanti, indefinibili, magmatiche. Si è proletari rispetto ai benestanti, però si diventa ceto medio rispetto ai migranti.

Posizione 4253 - A un narratore chiediamo di portarci via di qui, di farci vedere un'altra vita, o comunque con altri occhi sotto altra luce.
A un pensatore, invece, chiediamo di portarci nel cuore delle cose, di farci capire chi siamo e dove siamo, di darci le chiavi per entrare nell'essenziale o per ricercarlo, tra libertà e destino.

Gli eventi sono soltanto la schiuma delle cose. 

Eppure è una bestia cattiva, l'uomo, a volte brutale, vive tra rabbia e dolore, è mortale, e sfoga la sua mortalità infliggendola agli altri. Pensa di scaricare il male sul prossimo. E così lo moltiplica.





 

domenica 20 aprile 2025

Sommozzatori Volontari Treviglio


Nelle varie attività che svolgo, quella di andare ad incontrare realtà, spesso misconosciute, è la più vera. Quella cioè che mi da il contatto con il territorio, con persone che fanno senza cercare la notorietà.
i Sommozzatori Volontari di Treviglio sono una di queste.
Mezzi incredibili, ma soprattutto persone umili e serie. Attente a fare bene il proprio compito senza cercare ricompense o onori.
Che dire? fortunati noi ad avere simili persone impegnate per il prossimo.















 

lunedì 14 aprile 2025

Romanengo CR


Invitato dal presidente della SOS di Romanengo, Walter, scopro una delle tante piccolissime realtà che fanno la differenza tra un posto di bruti e una società che si definisce civile. Passione, impegno, voglia di fare, fatica e preoccupazioni... ma tutto passa di fronte al risultato.. quello di essere umani, di essere parte di una comunità di intenti e desiderosa di stare insieme di aiutare, di sostenere chi ha meno. Questa è la gente di Anpas, questa è la gente che amo.














 

Como Inclusion



Che giornata! Che corse ma anche che fatica e soddisfazione... progettare, pensare, architettare, soffrire e gioire.. tutto va come deve andare e tutto fa pensare che questa è la strada... ma è questa la strada? Solo percorrendola scopriremo davvero se è così. Ma intanto è questa l'unica direzione che vedo, quella che voglio. E che tutto vada come deve andare. 

















 

Dogliani - Gare di soccorso 7 giugno