Da uno dei più importanti teorici dell'economia del nostro tempo una brillante e lungimirante analisi dell'attuale reazione populista contro la globalizzazione.
Il Terzo Pilastro, traccia un quadro di ampio respiro che ci aiuta a capire come le tre colonne della società: lo Stato, i Mercati, la Comunità in cui viviamo... interagiscono fra loro, perché le cose stanno iniziando a guastarsi e come possiamo tornare a una situazione più stabile e sicura.
Gli economisti limitano troppo spesso il loro campo di riflessione al rapporto fra Stato e mercati, lasciando ad altri le sfuggenti, questioni sociali - un atteggiamento non solo miope ma anche pericoloso.
Tutta l'economia in realtà é Socioeconomia: i mercati sono inseriti in una rete di rapporti umani, di norme e di valori, e Rajan mostra come nel corso della Storia il passaggio a una nuova fase tecnologica abbia sempre strappato il mercato dalle vecchie reti, suscitando quelle violente reazioni che oggi definiamo populismo.
Ogni volta si perviene a un nuovo equilibrio, ma il processo può essere violento e caotico soprattutto se svolto nel modo sbagliato, come sta accadendo oggi.
A mano a mano che i mercati crescono, crescono anche gli Stati, concentrando il potere economico e politico in hub centrali che prosperano condannando la periferia alla decomposizione, metaforica e letterale.
Rajan offre un'alternativa, un modo per ripensare il rapporto fra mercato e società civile e si esprime a favore di uno spostamento dell'enfasi verso il rafforzamento del potere e vitalità delle comunità locali..
Pag. 1 - in un certo senso, comunità e mercato sono due estremi dello stesso spettro.
Pag. 2 - Nella società moderna, le comunità in buona salute continuano a sorvegliare autonomamente se stesse e l'ambiente circostante per garantire la sicurezza ai propri membri. Tuttavia fanno altre cose, o meglio, molte altre.
Conferiscono ai membri un senso di identità, un senso di ancoraggio e di appartenenza che sopravviverà alle prove e alle tribolazioni della vita moderna. Lo fanno mediante una serie di storie, costumi, rituali e feste o lutti condivisi.
Conferiscono ai membri un senso di identità, un senso di ancoraggio e di appartenenza che sopravviverà alle prove e alle tribolazioni della vita moderna. Lo fanno mediante una serie di storie, costumi, rituali e feste o lutti condivisi.
Le comunità inculcano spesso valori e obiettivi condivisi nelle persone che ne fanno parte, oltre a infondere in loro un senso di utilità ricavato dallo svolgimento di attività di vario tipo che apportano benefici alla collettività.
Pag. 3 - Il calvinismo poneva l'enfasi sull'obbedienza: non c'é scelta; si deve agire in un certo modo e non altrimenti. Tutto ciò che non è dovere è peccato.
Pag. 4 - Le working class respingevano i valori moderni dell'élite del ceto medio alto amplificati dai media tradizionali non perché la loro vita fosse esemplare ma perché erano convinte che religione e tradizioni avrebbero forse potuto proteggerle dal crollo sociale assoluto.
Al ceto medio alto questa sembrava ipocrisia. Per la worikng class era istinto di sopravvivenza.

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