domenica 10 novembre 2013

La Torre - Uwe Tellkamp

Ci andai nell'ex DDR. Era il 1991. A due anni dalla caduta del muro e dopo una gita di alcune settimane nella Repubblica dell'Ovest, attraversare l'est fu impressionante.

Un tuffo nel passato, un'arretratezza incredibile. Non ci si capacitava. Come non pareva credibile che l'intero territorio fosse recintato e sorvegliato per evitare la fuga dei suoi abitanti.


Per questo ho voluto leggere questo libro. Un fiume in piena, contente odori, rumori, umori, desideri, pensieri, sogni e tanto ancora, di chi ha vissuto quel periodo, quello Stato, quel regime.
Riassumo una frase per spiegare l'intero testo che consiglio di leggere per la sua forza, come quell'Elba che fa da sfondo alle vicende degli abitanti di Dresda. "Abbiamo creduto che tutti gli uomini, in fondo, fossero buoni, che quando gli avessimo dato da mangiare a sufficienza, una casa, vestiti, allora non avrebbero dovuto più essere cattivi, non sarebbe più stato necessario. Un errore, e quale errore".


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