venerdì 19 aprile 2024

Manuale di co-programmazione


Con l'approvazione del Codice del Terzo Settore si è aperta una nuova stagione nella costruzione degli interventi del welfare locale.
Amministrazioni pubbliche ed Enti del Terzo Settore possono sperimentare finalmente nuovi strumenti di collaborazione più adatti ad affrontare le sfide complesse della società contemporanea, sia per quanto concerne la programmazione che la progettazione operativa dei servizi e dei programmi di politica sociale.
La Co-Programmazione è l'insieme di azioni che analizzano i bisogni e individuano priorità e risposte generali congruenti.
La Co-Progettazione definisce e realizza specifici servizi e interventi volti a soddisfare i bisogni individuati dalla co-programmazione.
Mettere in pratica le cosiddette agende collaborative richiede l'acquisizione di nuove conoscenze e competenze diverse da quelle tradizionalmente utilizzate con i piani di zona, e pone i diversi attori di fronte a sfide inedite e di non facile attuazione.
Il volume, avvalendosi di strumenti operativi, esercitazioni ed esempi costituisce il primo toolkit completo in lingua italiana per gli operatori e i responsabili di servizi sia pubblici che di terzo Settore per avvicinarsi in modo efficace ai nuovi strumenti collaborativi.
Scritto con uno stile lineare e accessibile, rappresenta una guida fondamentale per sviluppare una prospettiva di welfare a carattere realmente sussidiario, inclusivo e innovativo.

domenica 31 marzo 2024

Professione Volontario


Fare il volontario è una professione?
Sembrerebbe un ossimoro, ma quando l'azienda mette il proprio Know-how al servizio della comunità, attraverso i propri collaboratori, ecco che la professione diventa anche volontariato, generando economia sociale, business etico e forme di collaborazione tra settore privato e Terzo Settore utili alla collettività.
L'Associazione Terzius, in collaborazione con la società Eudaimon e la fondazione Roche, ha realizzato un'indagine esplorativa su questa forma di volontariato innovativa e in rapida espansione, sia in Italia che all'estero, coinvolgendo dieci imprese medio grandi, attive in diversi settori economici, che hanno sviluppato programmi ed iniziative per far si che i propri dipendenti si impegnino per cause meritorie sfruttando le proprie competenze: 3M Italia, Boehrinbger Ingelheim, Chiesi, Snam, UnipolSai.
La ricerca si basa su 24 interviste in profondità a lavoratrici e lavoratori impegnati nel volontariato, su due focus group con dirigenti aziendali per capire quale cultura organizzativa e quali misure di policy possano favorire la diffusione del volontariato di competenza e su tre studi del caso per comprendere se quest'ultimo possa essere promosso anche tramite il welfare aziendale.
Il volume riporta i risultati principali dello studio ed è corredato da un inquadramento giuridico e fiscale di questa pratica sociale emergente nella legislazione italiana.

Un piano per far funzionare il Volontariato di competenza.
1, Costruire un piano con una visione chiara su strategie, Risorse, Obiettivi;
2. Attuare un progetto per allineare le motivazioni e i talenti dei lavoratori con le risorse aziendali;
3. Mettere in campo una leadership a tutti i livelli per poter rispettare gli obiettivi;
4. Creare partenariati esterni (ETS, Comuni);
5. Curare il coinvolgimento dei dipendenti e fare leva sulle loro motivazioni;
6. Misurare i risultati;
7. Comunicare a tutti, gli esiti del o dei programmi.


 

sabato 23 marzo 2024

Dare spazio


 Nell'inferno delle disuguaglianze il Terzo Settore deve aprirsi al dialogo con la politica, dare spazio a ciò che inferno non è, tutelarlo e costruire il futuro.

Il futuro non è una stanza vuota, ma il frutto delle scelte che facciamo oggi.
E un futuro diverso e migliore può essere immaginato e proposto dalle realtà che compongono l'universo del Terzo Settore solo quando queste non si limitano a gestire servizi, ma si impegnano per affermare e realizzare istanze politiche di inclusione, riduzione delle disuguaglianze, pari dignità di tutte le persone.
Solo così si può esprimere una forza politica ed etica che recepisca e faccia proprie le finalità tipiche del welfare.
Ripercorrere il cammino del Terzo Settore significa infatti restituire a chi lavora in questo ambito la consapevolezza della propria identità, portando alla luce quegli strumenti che hanno marcato importanti passaggi nelle politiche sociali: dalle prime istanze nate nella prossimità fisica alle situazioni di marginalità, fino alle piattaforme digitali che anticipano le sfide di domani.
Questo volume nasce con l'intento di affrontare in forma di dibattito attraverso il dialogo tra gli autori, ma anche dando voce a una pluralità di esperti, il rapporto tra Terzo Settore e politica e più precisamente il modo in cui, grazie al lavoro svolto dal Terzo Settore nell'arco di quarant'anni, le istituzioni hanno accolto le esigenze della società civile.
Ma è anche un'occasione per rileggere la storia del Terzo Settore e comprendere come la sua capacità trasformativa possa incontrare le istituzioni in un paese che sta mutando pelle dinanzi alle nuove esigenze e che fatica a trovare spazi di rappresentanza.
Non bisogna mai dimenticare le responsabilità politiche del Terzo Settore, nella consapevolezza che la sua vocazione politica, oggi più che mai ha bisogno di essere evidenziata, valorizzata, agita e coltivata: perché la politica è il regno dei fini, e i fini abitano il futuro.

Pagina 4 - "Basta fatti, vogliamo promesse". La frase paradossale e bellissima, è una scritta su un muro a Genova. La mano anonima chiede di avere promesse, di poter immaginare, desiderare, sperare in un mondo diverso, non così brutalmente ancorato ai pesi e ai vincoli del presente.. quelle promesse che la buona politica può far nascere.

Pagina 5 - La forma democratica e inclusiva del Terzo Settore é una delle poche "palestre di democrazia" rimaste: luoghi in cui si apprendono la fatica e le opportunità della partecipazione. Ha una funzione potentemente trasformativa; l'azione del Terzo Settore cambia il profilo di una comunità, ne arricchisce i servizi e le opportunità, infittisce i legami sociali.

Pagina 6 - Il futuro non è una stanza vuota: é pieno delle conseguenze delle scelte che facciamo oggi; per questo ci viene incontro intanto che lo costruiamo. Questa è la scommessa del Terzo Settore di oggi: riscoprire nella vicinanza alle persone e alle comunità lo spazio per costruire diritti e democrazia, e rifondare su questa vicinanza un patto sociale inclusivo di cui abbiamo bisogno e che ormai è scomparso tanto dal linguaggio quanto dalle agende politiche e istituzionali.

Pagina 12 - Un primo punto di crisi è lo sbilanciamento verso i trasferimenti monetari a danno dei servizi alla persona: é solo attraverso i servizi, quando sono di qualità, che una persona può ricevere le competenze e gli strumenti per provare a modificare il proprio percorso di vita.

Pagina 28 - L'elemento distintivo, quindi, non deve essere individuato nell'assenza di lucro, bensì nella destinazione imprescindibile delle risorse economiche anteponendo gli obiettivi sociali e il bene comune al ruolo del capitale, anche grazie a una governance democratica e partecipata da diversi portatori di interesse.

Pagina 67 - il think tank, invece, è cruciale per elaborare proposte: se partiamo dal presupposto che la tecnica sia l'unico modo di rendere concreti i principi, allora devi portare al decisore delle soluzioni fatte e finite. E' il concetto delle "riforme chiavi in mano", cioè proposte estremamente puntuali e precise da presentare alle istituzioni. Queste sono particolarmente necessariamente in Italia, paese in cui l'amministrazione pubblica non di rado è debole sui contenuti.

Pagina 68 - Se partiamo dal presupposto che la tecnica sia l'unico modo di rendere concreti i principi, allora devi portare al decisore delle soluzioni fatte e finite. E' il concetto delle "riforme chiavi in mano", cioè proposte estremamente puntuali e precise da presentare alle istituzioni. Queste sono particolarmente necessariamente in Italia, paese in cui l'amministrazione pubblica non di rado è debole sui contenuti.

Pagina 69 - Mettere al centro la concretezza di un tema o di una proposta (appunto "lo scopo") rende più facile trovare convergenze tra diversi soggetti organizzati, piuttosto che farlo a partire dall'identità di ognuno. Franca Olivetti Manuoukian parlava, a questo proposito, di modelli organizzativi a legami deboli, che descriveva con la metafora dei "mucchi di sabbia". Modelli capaci di aggregazioni anche consistenti ma con legami deboli al proprio interno, in cui ciascuno mette in gioco solo una piccola parte della propria identità. Sono organizzazioni che si reggono sulla convergenza minima e che al proprio interno raramente contengono elementi di conflitto; quando uno non ci si riconosce, facilmente se ne distacca senza grandi patimenti e senza che l'organizzazione nel suo insieme venga messa in discussione.

Pagina 70 - Non esistono vie di uscita: se si chiede al potere pubblico di fare "qualcosa" senza indicare in dettaglio "come" farlo, si è già perso in partenza.


Pagina 71 - il pericolo che chi occupa posizioni più rilevanti nelle coalizioni sociali faccia leva sulla battaglia collettiva per avere spazi di visibilità/di rapporto privilegiato con il potere per sé o per la propria organizzazione;

Pagina 74 - Convincersi che il cambiamento di sistema possa avvenire come esito della somma di mille pratiche locali, senza comprendere che il sistema conservatore tollera o addirittura può apprezzare queste pratiche perché gli riducono le tensioni sociali, ma non per questo se ne fa passivamente contaminare; anzi, come l'esperienza di tanti di noi insegna, é ben attento a intervenire e soffocare il fermento quando le pratiche strabordano da "confini di sicurezza".

Pagina 105 - Se si resta al di qua della membrana, l'art. 55 resta ma, come dimostra la travagliata vicenda dell'art. 6 del nuovo codice degli appalti pubblici, il paradigma non muta, e con esso non muta la possibilità per il Terzo settore di rigenerarsi in virtù del proprio potere istituente piuttosto che finire di consumarsi in veste di fornitore residuale di un dispositivo istituzionale esausto.

Pagina 107 - Partecipare non interessa a tutti, non è un desiderio diffuso, richiede tempo e disponibilità a mettersi in gioco. La partecipazione è bellissima, ma anche faticosa. Per "muovere partecipazione" bisogna creare realmente le condizioni, il Terzo settore, invece, la racconta sempre in termini valoriali, come un pilastro fondamentale a cui le persone sanno di doversi ispirare per chissà quale pregresso postulato. Partecipare non è un desiderio diffuso, richiede tempo e disponibilità a mettersi in gioco. La partecipazione è bellissima, ma anche faticosa. Per "muovere partecipazione" bisogna creare realmente le condizioni. Il Terzo settore, invece, la racconta sempre in termini valoriali, come un pilastro fondamentale a cui le persone sanno di doversi ispirare per chissà quale pregresso postulato.

Pagina 108 - Il secondo caso di studio riguarda una startup che si chiama Merits: un'esperienza piccola, ma interessante per il suo potenziale. L'idea è questa: quando una persona svolge una attività di volontariato o di supporto di altro tipo riceve dei crediti, i Merits, che sono una sorta di moneta complementare che può essere spesa negli esercizi commerciali convenzionati del territorio.

Conclusioni - Abbiamo aperto con la città di Valdrada di Italo Calvino. Lo concludiamo con la nota frase con cui termina lo stesso libro, e che abbiamo scelto per il titolo di questo volume. "L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'é uno, é quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui; cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".








mercoledì 13 marzo 2024

Ultra


Michele ha una folgorante carriera da modello a Miami e New York, macchine sempre più grandi, tanti soldi per pagarsi ogni capriccio, feste tutte le sere, una moglie bellissima.
E bellissimo é anche lui, tanto che viene presentato a Madonna come "the Abs", gli addominali.
Però, una sera, si trova sul davanzale del suo appartamento al quindicesimo piano a chiedersi che farsene di tutto quel lusso e degli eccessi.
Se non è quella la strada, allora quale é?
La risposta arriva come un colpo di fulmine, nascosta dentro un libro: l'ultramaratona.
Nel giro di un anno diventa uno dei campioni più forti al mondo, ma vincere per lui non conta.
L'ultra é una sfida con sé stessi, non con gli altri: correre per centinaia di chilometri, in tutte le condizioni atmosferiche, tra i ghiacci del Canada o con cinquanta gradi nella Valle della Morte, spingendo il corpo e la mente oltre ogni limite immaginabile.
Passo dopo passo, mentre le gambe cedono e i muscoli si disfano, nella solitudine di una corsa infinita, Michele vive gli opposti: la sua fragilità estrema di fronte alla natura e la forza della sua volontà, che si libra oltre la fisicità, per esplorare cosa c'é dopo la fatica e il dolore.
In questo libro Folco Terzani racconta la straordinaria storia di un ragazzo che aveva tutto ma non era niente, e nel ritorno all'atto primordiale della corsa ha trovato la sua libertà, il suo coraggio, il suo essere più puro.
Perché alla fine l'ultra non è più uno sport: é un mezzo per arrivare alla natura e a sé stessi.

Però volevo fare qualcosa di mio. Sono quei momenti in cui ti immagini di avere davanti un fiume, e tu ci metti una pietra dentro per provare a fargli cambiare direzione.

Io non sono vegano, Ma mangio quasi esclusivamente cibi semplici, naturali e non raffinati. Prima di tutto tantissima verdura fresca, cruda,. Insalatone che sembrano fatte per un cavallo, ci sgranocchio per mezz'ora. Non la lattuga, che ha praticamente il valore nutrizionale dell'aria, ma foglie verdi scure, spinaci, rucola, cavolo nero, altamente nutrizionali. Pomodori, carote, cetrioli, zucchine, olive, magari funghetti. Sono tutti carboidrati, ma carboidrati complessi. Uova che ti danno le proteine. Avocado, frutta, specialmente le bacche, mandorle, noci e semi. Tutto molto colorato. Un po' di pesce, soprattutto salmone, più che altro per i grassi.


 

sabato 9 marzo 2024

Scuola Nazionale - Roma


La Scuola Nazionale Anpas per dirigenti è stata e resterà la mia più bella esperienza in questa Associazione. Tre giorni in cui tanto si è appreso, tanto si è riso, tanto si è parlato. Persone davvero belle, tra i discenti e tra i docenti. Persone che condividono una passione. Mi ha fatto riscoprire l'idea che si può fare tanto per gli altri non solo divertendosi, ma diventando parte di qualcosa davvero più grande. Grazie. 










 

El Conde


 El Conde è certamente un film geniale. Cosa c'é di meglio che trasformare un dittatore sanguinario in un vampiro? Sarebbe infatti totalmente errato lasciargli anche solo una parvenza umana... quella dell'umana fratellanza. Questo essere che, fintosi morto, si è ritirato nel nulla e continua a nutrirsi di esseri umani inseguito dai figli che vogliono i suoi soldi... 
Alle sue calcagna la Chiesa, che vuole ucciderlo certo, ma anche recuperare i suoi denari... intorno personaggi quantomeno discutibili... se non fossero in tutto e per tutto simili a noi.
Si ride per la capacità di umorismo, ma si riflette e parecchio su cosa è stata quell'immane tragedia vissuta dal popolo Cileno.
Quindi muori Pinochet, muori per sempre.

Spaceman


 Di fantascienza ne abbiamo vista tanta passare sotto i ponti. E tanta di questa narra di astronauti soli con i propri pensieri. Alcuni riescono a trasformare in azione il pensiero e ad attrarci al punto da diventare davvero un tutt'uno con i nostri temporanei beniamini.. altri riescono a renderci talmente antipatici i viaggi interstellari da farci odiare persino l'uscita serale del cane.
Spaceman sta in mezzo. Ha certo qualche appiglio di interesse da buttare qua e là ma alla fine cosa ci resta in mano? un alieno ragno che parla e mangia Nutella? un terreste pelle e ossa che ha lasciato la compagna incinta per l'unico suo desiderio.. scoprire lo spazio? 
E una astronave che funziona a sponsor? Ma quando mai si era vista?
Tra un pisolo e l'altro la vicenda si avvicina al finale. Eccoci in vista della nebulosa da dove ha avuto origine l'universo.. eccoci alla fine del viaggio. Ne è valsa la pena? Questo non lo sapremo mai... il cane intanto chiede di uscire.

Manuale di co-programmazione