In un mondo in cui la rete non è più solo contorno ma campo di battaglia, Michele Mezza ci conduce con "Connessi a morte" dentro la trasformazione radicale della guerra, dei media e della democrazia.
Con linguaggio agile ma rigoroso, l'autore rintraccia fatti geopolitici e riflessioni critiche; dalle esplosioni che cambiano una mappa militare al potere algoritmico che trasforma ogni connessione in un potenziale bersaglio.
La provocazione del titolo è il filo rosso del saggio: l'intimità digitale, la tracciabilità dei corpi, l'uso della tecnologia come arma - tutto smette di essere marginale.
La mobile war trasforma così il Web in un poligono di tiro permanente, dove ognuno può essere cecchino o vittima.
Mezza non si limita a descrivere: invita il lettore a sentirsi dentro il cambio di paradigma, a non ignorare la "negoziabilità sociale dell'algoritmo".
Pur trattandosi di un volume breve, il testo non sacrifica la profondità: l'autore riesce a portare il lettore dall'attacco terroristico alla manipolazione digitale di campagne elettorali, mostrando come la democrazia stessa sia in gioco.
Il contrappunto tra media tradizionali e nuove forme di potere digitale viene affrontato con efficacia e vivacità senza perdersi in tecnicismi sterili.
In definitiva "connessi a morte" è un saggio essenziale per chi vuole comprendere il presente senza illusioni: un invito a guardare oltre lo schermo e a domandarsi chi, oggi, comanda la comunicazione - e la vita - nell'epoca della cybersecurity.
Un libro che lascia il segno, tanto per professionisti quanto per lettori curiosi.
Posizione 110 - Agnizione - Riconoscimento improvviso di un personaggio che determina un cambiamento nell'azione scenica o romanzesca. Riconoscimento dell'identità di qualcuno.
Posizione 129 - La connettività., quello spazio digitale in cui si ritrova la stragrande maggioranza di una popolazione, è oggi il punto di attacco che permette di pianificare una rivoluzione dall'alto, che autorizza un leader a creare il proprio popolo.
Posizione 358 - In questo gigantesco videogame selettivo sta mutando drasticamente la geometria dei poteri: la tecnocrazia prevale sulla democrazia, e nella tecnocrazia la datacrazia, ossia le élites che controllano la tracciabilità delle informazioni che rilasciamo, prevalgono in ogni percorso di decisioni private o deliberazioni pubbliche.
Pagina 1235 - contrariamente a quanto sostiene la visione ingenua, l'informazione non ha un legame essenziale con la verità e il suo ruolo nella storia non è quello di rappresentare una realtà preesistente. La sua caratteristica distintiva è la connessione più che la rappresentazione.
L'informazione é ciò che collega punti diversi in una rete. L'informazione non ci informa necessariamente sulle cose, organizza piuttosto le cose in una qualche conformazione.
Pagina 1392 - Ora la domanda che riprenderemo più avanti è: uno Stato può importare senso comune o, ancora peggio, principi etici e morali da un fornitore che ha allevato l'intelligenza che trasmette al suo cliente? E, se no, quali sono le procedure che possono assicurare un'autentica affinità del bot al contesto civile in cui è chiamato ad operare?
Abbiamo così individuato un tema fondante della politica, e dirimente per l'idea stessa di democrazia: natura e controllo dello Stato al tempo della riproducibilità del senso e dell'etica, avrebbe detto Walter Benjamin.
Proprio questa friabilità del nesso fra la struttura etica di una comunità organizzata e il senso comune che la unisce é la causa di quella crisi della democrazia rappresentativa che verifichiamo in Occidente.
Proprio questa friabilità del nesso fra la struttura etica di una comunità organizzata e il senso comune che la unisce é la causa di quella crisi della democrazia rappresentativa che verifichiamo in Occidente.
Posizione 1396 - Proprio questa friabilità del nesso fra la struttura etica di una comunità organizzata e il senso comune che la unisce è la causa di quella crisi della democrazia rappresentativa che verifichiamo in Occidente.
Posizione 1850 - La domanda che ci siamo posti è: se al fondo di una menzogna umana c'é l'interesse di un individuo che tenta di divincolarsi da una stretta della realtà, al fondo della bugia di un algoritmo cosa c'é?
Posizione 2247 - Stefano Rodotà, l'insigne giurista, difensore della privacy, diceva che "non tutto ciò che è tecnicamente possibile è eticamente accettabile".
