Come l'orso sul miele: Questo vuole raccontare il libro, volendo intendere la debolezza insita nel nostro piccolo stivale.
"Con il termine generale "invasori", usato in modo estensivo e per un arco cronologico che va dalla fine del mondo antico alla formazione dello stato nazionale, questo libro fa riferimento a esperienze e vicende molto diverse che si sono svolte nella nostra penisola.
Violente e distruttive invasioni di popolazioni provenienti da lontane aree geografiche, insediamenti di principi stranieri, aggregazione di Stati della penisola e monarchie composite aventi il loro centro di potere e di interessi in altri Paesi, movimento di studenti e intellettuali verso i grandi centri medievali e rinascimentali della nostra cultura, formazione di comunità di profughi politici e di vittime delle persecuzioni religiose e razziali.
Il racconto di Arnaldi che é scorrevole, incisivo e sgombro dai luoghi comuni come si addice ad un'opera di alta sintesi, propone una riflessione complessiva sull'influenza che le "invasioni" hanno avuto nella storia di Italia.
E' sorprendente che, attraverso un intreccio così fitto di fattori eterogenei e contrastanti, si sia formata una fisionomia dell'Italia con ben definiti caratteri propri e originali.
Indubbiamente, una storia così complessa e tormentata ha favorito incomprensioni di vario genere.
Ma la finale e liberatoria creazione dello Stato Nazionale, nel 1861, non si spiegherebbe senza la forza di una identità profonda e sostanziale, acquisita e maturata nel corso dei secoli".
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