giovedì 14 dicembre 2017

Insospettabili sospetti

Occorre costruire una sequenza di cattiverie... e questo il film fa.
Una serie di cattiverie, che da un lato, legittimino le azioni che l'esplosivo trio di vecchietti dovrà mettere in atto e che dall'altro, faccia uscire dal letargo i suddetti azzimati personaggi.
Morgan Freeman (poteva forse mancare?), Michael Caine e Alan Arkin, con incredibile comicità, ci raccontano la discesa nella disperazione della classe operaia americana (colpita da disastri fatti da altri) e la successiva riscossa!
Un film contro la crisi, un film contro l'andropausa, un film contro il sistema.... cosa volete di più?
Intanto niente violenza, poi parenti che ti vogliono bene e che per certi versi dipendono o credono a te.... ed infine la dignità messa in discussione... una dignità che deve a tutti i costi essere riconosciuta, un ego che deve ritrovare il giusto ruolo. Non fosse altro che, va bene diventare vecchi, va bene rinunciare ai piaceri della vita... ma c'é (ecchediamine) un limite a tutto.
La parte più divertente è assistere agli sforzi dei tre attempati signori, che si allenano al cattivo, rubando al supermercato, fanno sport per rimettersi in forze, vanno al poligono... prendono lezioni da un vero cattivo (che con loro è molto buono) senza far venire meno il loro ruolo di genitore, padre, nonno, guida per la comunità... Ed è forse questo, il meglio. il riconoscere che, a volte bisogno rimediare ad un sopruso, tanto più che ad averlo causato, sono: 1. gli stranieri, 2. le banche, 3. le assicurazioni, 4. le multinazionali... senza scordare la polizia (grande Matt Dillon, nel ruolo del tonto sbirro)... insomma, non mi stupisco che tra gli altri, questa storia sia piaciuta a "The Donald".... "Make great the old age again"...

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