"Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre". Primo Levi
A differenza di "Se questo è un uomo", in questo testo - l'ultimo, prima della prematura fine - Levi affronta i tanti perché... va cioè oltre il semplice narrare (peraltro con una prosa eccelsa) andando a toccare nervi ancora scoperti... perché qualcuno è morto e qualcuno no? perché non vi fu ribellione? come funzionava realmente un tale sistema gerarchico, basato sul male? tutte domande che necessitavano di una risposta... e che questo testo riesce a dare, o almeno a far intuire.
"Quali sono le strutture gerarchiche di un sistema autoritario e quali le tecniche per annientare la personalità di un individuo?
Quali rapporti si creano tra oppressori e oppressi?
Chi sono gli essere che abitano la "zona grigia" della collaborazione?
Come si costruisce un mostro?
Era possibile capire dall'interno la logica della macchina dello sterminio?
Era possibile capire dall'interno la logica della macchina dello sterminio?
Era possibile ribellarsi?
E ancora: come funziona la memoria di un'esperienza estrema?
Le risposte dell'autore di "Se questo è un uomo" nel suo ultimo e per certi versi più importante libro sui lager nazisti.
Un saggio imprescindibile per capire il Novecento e ricostruire un'antropologia dell'uomo contemporaneo".
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