La contrapposizione tra le due guerre: quella fascista e quella partigiana è la cornice di questo libro. Ciò che realmente vuole esser descritto è la sofferenza del protagonista (lo scrittore) di fronte a scelte che turbarono tutti gli italiani dopo l'8 Settembre e che tutt'oggi sono un nervo scoperto nei rapporti politici e civili di questa Italia in cerca di riferimenti.
"Sono un testimone del secondo conflitto mondiale.
O meglio, sono un testimone delle "due guerre" del secondo conflitto mondiale: della guerra fascista e della guerra partigiana.
Così, nell'introduzione, Nuto Revelli anticipa il contenuto del suo libro.
Due guerre: quella in cui il popolo italiano è stato trascinato dalla follia nazifascista sul Fronte Occidentale, su quello greco - albanese e infine sul Fronte Russo; e quella guerra partigiana, che ha significato il riscatto di un'intera nazione dopo due decenni di dittatura.
Un libro tra Storia e memoria: storia costruita "dal basso", dalla parte degli umili, come ci ha abituato l'autore della Guerra dei Poveri e del Mondo dei Vinti; e memoria personale, tanto più coinvolgente in quanto vita vissuta e sofferta dal suo narratore.
Un libro di storia - rivolto ai giovani, che hanno il diritto di sapere, a ai meno giovani, che hanno il dovere di ricordare - che ripercorre le vicende italiane dal 1922 al dopo Liberazione.
Perché ho voluto riscrivere il mio Fascismo, la mia Guerra Fascista, la mia Guerra Partigiana?
Perché credo nei giovani. Perché voglio che i giovani sappiano".
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