Come tutti i testi, previsti nei cicli scolastici, può aver creato qualche allergia negli studenti, soprattutto al classico... ciò non toglie nulla a questa opera d'arte letteraria che ha attraversato i secoli ed è giunta sino a noi intonsa.
Mi sono spesso domandato se a prevalere è l'ammirazione per il politico, quella per il condottiero, quello per lo scrittore, capace di autopromuoversi con una semplicità di dettato incredibile... Penso che sia un dominus, un miscuglio delle parti... un amalgama, capace ancora oggi di donarci il racconto di una vicenda vera, reale, terribile e fantastica... Ricordate "Star Wars"? Ecco Cesare è un poco Darth Vader e un poco Luke Skywalker... e l'impero? Quello Romano... eccolo!
"In Le Guerre in Gallia, Giulio Cesare narra con l'occhio di un protagonista sovrano, campagne militari drammatiche e decisive per il futuro dell'Europa, itinerari e spedizioni ardite in un mondo sconosciuto di mari, foreste, fiumi immensi, fra popolazioni "primitive" di Francia, Germania, Inghilterra; soprattutto, ritrae nel mezzo dell'azione, fra i suoi soldati e le tribù ostili, il genio di un militare e di un politico che, come fu detto "attira sempre per qualche verso anche coloro che respinge": gli stessi che più lo detestano e non possono perdonargli vittorie e dittatura, quando volgono gli occhi alla sua azione e ai suoi scritti si sentono presi da una "compiacenza segreta" per lui.
E' il fascino permanente di questo capolavoro, restituito nella presente edizione alla precisa asciuttezza della sua prosa, che lo rende un classico fin dagli anni della formazione scolastica".
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