Howard Sounes, firma un bellissimo volume (oltre 500 pagine) per narrare un periodo della nostra Storia recente... gli anni '70. Lo fa affrontando molti temi: la musica, l'arte, il cinema, l'architettura, in un ideale cavalcata che dal 1970 al 1979 raccontano il periodo di mezzo, tra i magnifici '60 impegnati e politici traghettandoci sino agli spensierati '80.
Gli anni '70 non sono stati una parentesi tra due periodi, ma ne hanno interpretato entrambe le anime... un periodo a noi vicino, ma spesso poco noto, ed al tempo stesso un decennio che ha segnato la cultura, le idee e il nostro immaginario.
"Adesso che ho finito di scrivere questo libro lungo ed ambizioso, mi chiedo perché tanti mesi fa ho deciso di cominciarlo.
Credo che la spinta sia venuta dal fatto di guardare una quantità di programmi televisivi più o meno basati su temi che riguardavano gli anni Settanta e sulla cultura popolare di quel decennio, e dalla sensazione che quello che mi veniva mostrato e i ricordi che i presentatori e i vari "esperti" comunicavano agli spettatori aveva ben poco a che vedere con la percezione che io avevo di quel periodo recente nella nostra storia e della sua cultura.
Guardando quelle retrospettive sugli anni Settanta costruite su clip, o ascoltando alla radio e leggendo sulla stampa, avevo l'impressione che giornalisti e cosiddetti esperti fossero tutti d'accordo nel fatto che quel decennio era stato piuttosto stupido e decisamente volgare (se paragonato agli anni '60) ma stupido e volgare in modo divertente un periodo di mode adorabilmente demenziali, di musica cattiva in modo sconcertante e di deliziosi film e programmi televisivi spazzatura, di cui siamo in qualche modo obbligati ad avere una dolce nostalgia collettiva.
Insomma , avevo l'impressione che mi si dicesse che gli anni Settanta erano solo pantaloni a zampa d'elefante, Sarky e Hutch, motociclette chopper e Showaddywaddy, e che tutto questo era fantastico.
La mia idea di quel decennio invece era diversa.
Milioni di persone che oggi sono per così dire a metà della vita sono cresciute con certi libri, certi film certa musica e certa arte degli anni Settanta, una cultura che hanno scoperto quanto erano giovani e che ancora apprezzano.
E non lo fanno con ironia, ma in modo sincero, perché la cultura degli anni Settanta ha contribuito a formare i loro gusti e, sicuramente, le loro vite.
Dunque questo libro vuole essere un viaggio all'indietro attraverso l'arte degli anni Settanta, un'esplorazione di una parte di quel che è stato prodotto e che si può dire sia la parte migliore, anche se il concetto di migliore é relativo.
In ogni caso si tratta della parte di cui si può dire che ha resistito alla prova del tempo.
Comincio nel 1970 e termino nel 1979: anche se si tratta di una struttura artificiale, perché l'arte e la vita non possono essere circoscritte così nettamente".
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