Di Catilina e della sua perfidia sappiamo solo il punto di vista di Cicerone. Un testo bellissimo ed una scrittura che riporta eventi e comportamenti di una attualità sconcertante. I quattro discorsi tenuti contro Catilina ci fanno capire due cose: Cicerone parla e scrive veramente bene, forse Catilina gli aveva soffiato la morosa perché mi pare parecchio incazzato! (così commentavo la prima lettura avvenuta nel 2003).
Nel frattempo mi sono letto ed apprezzato, lo scritto di Sallustio QUI e la sua versione dei fatti, ricavandone diverse considerazioni.
Come tutti gli eventi storici, la Storia viene scritta dai vincitori... tuttavia, dopo molto tempo.. a volte meno a volte più, la verità riaffiora, dando riscontro ai fatti... Chissà se anche per Catilina possiamo fare la stessa considerazione?
"Attraverso una fitta trama di situazioni, personaggi, caratteri, problemi sociologici, intrecci politici, d'interesse, simpatie e antipatie viscerali, motivi propagandistici ricorrenti e osservazioni finemente ironiche, le orazioni attorno a una vicenda nota come la congiura di Catilina, costituiscono uno dei testi più densi e più celebri dell'oratoria politica romana".
"Golpe o Bluff? La nostra conoscenza delle vicende note come Congiura di Catilina dipende esclusivamente da due fonti storiche: le orazioni di Cicerone e il De coniuratione Catilinea di Sallustio.
Il primo autore per motivi di opportunità politica, il secondo per coerenza con la concezione etico-politica a cui s'ispira, ce ne hanno trasmesso un giudizio fortemente caratterizzato in senso negativo, e a questo giudizio hanno sostanzialmente attinto storici più tardi che si sono occupati della congiura.
Le fonti antiche ritraggono quindi Catilina come un mostro depravato e sanguinario, un ambizioso senza scrupoli aspirante alla tirannia, circondato di sicari e viziosi di ogni genere: ne fanno insomma, il simbolo della decadenza morale della Nobilitas romana negli ultimi convulsi anni della Repubblica.
La storiografia moderna ha spesso interpretato la congiura - uno degli eventi più discussi della storia romana - alla luce degli avvenimenti della nostra epoca o utilizzando categorie interpretative che meglio si adattano a problemi storici più vicini a noi nel tempo.
La critica di ispirazione marxiana, ad esempio, ha visto in Catilina il vero rivoluzionario, il difensore del proletariato disposto a lottare fino alla morte contro l'egemonia del capitalismo.
Altri storici, tra cui il Mommsen, hanno modernizzato eccessivamente la ricostruzione degli avvenimenti, interpretandoli alla luce di definizioni contemporanee, quali destra e sinistra, conservazione e progressismo, eccetera.
A Roma, in realtà, partiti nel senso modero della termine non ne esistevano: la lotta politica era lotta di persone o di famiglie per la gestione del potere e non confronto di partiti con programmi e obiettivi ben precisi.
Che cosa si proponeva dunque Catilina? Fu un vero democratico o aspirava all'instaurazione di una tirannide? E ordì davvero una congiura o il caso fu montato da Cicerone per accrescere il proprio prestigio, farsi acclamare salvatore della patria e presentarsi come unico magistrato in alternativa allo strapotere di Pompeo?"....
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