venerdì 8 settembre 2017

Livelli di guardia

Vale ancora la pena, leggere questo genere di testi? Vale la pena riflettere su problemi che vengono portati via come tronchi caduti in un fiume in piena? non è una infinita pena, una stanchezza, uno sconforto, quello che invece ci assalgono?
 
Il "Livello di guardia" è l'altezza massima a cui può giungere l'acqua di un fiume o di un lago senza costituire pericolo di inondazione.
In questi anni, nella nostra vita sociale e civile il livello di guardia è stato superato troppo spesso, e ci sentiamo travolti da schizzi di fango e onde limacciose: il dileggio della Costituzione, la corruzione, diventata regola, gli aggressivi fondamentalismi clericali e laicisti, la retorica del perdono e l'odio del diverso, le indulgenze nei confronti del terrorismo, il confine tra vita e morte ridotto a pretesto di polemica partigiana, la politica dell'insulto, l'assuefazione alla ingiustizia e alla violenza, la crescente incapacità di vergognarsi e di spere di che cosa ci si deve vergognare, una indifferenza che spegne lo stesso "Malor Civile".
"Livelli di guardia" registra - attraverso gli articoli che ha scritto per il "Corriere della Sera" le reazioni di Claudio Magris alle notizie che la cronaca italiana e internazionale ha giustamente imposto all'attenzione di tutti. Reazioni a volte ilari, a volte feroci, che compongono il ritratto impietoso e autocritico di un Paese denigrato, sconciato, amato, e ci ricordano che nessuno di noi è esente da responsabilità.
 
Questa è la terza di copertina, di un libro che raccogli gli articoli che dal 2006 al 2011 (quindi un periodo abbastanza recente, ma già politicamente lontanissimo) sono stati pubblicati sul "Corriere a firma di Magris.
Sono tanti i temi trattati, negli oltre 40 articoli, raccolti in formato cronologico... descrivono un'Italia a noi nota, ma che sembra già lontana e superata dagli eventi... tocca argomenti sempre attuali, anche perché o irrisolti o peggio irrisolvibili o ancora semplicemente peggiorati ancora...
Che cosa aggiungere alla descrizione fatta dall'editore? il rischio che corrono queste raccolte è di diventare irrimediabilmente inutili, se paragonati alle sempre peggiori situazioni che emergono... nel panorama odierno, ma soprattutto questo levar di scudi, questo schierarsi, porta alla stanchezza, allo schiantarsi contro un muro di indifferenza al prendere atto che nulla cambia, ma che anzi tutto deteriora... 

Nessun commento:

Posta un commento

Niente parolacce, né!

Perché dono