Dalla seconda di copertina: "Se la guerra è un'arte, Napoleone è stato uno dei massimi artisti della storia dell'umanità. La sua mente geniale ha prodotto piani strategici e tattici di livello ineguagliabile, sia nella fase di ascesa, quando la sua esperienza era ancora acerba, sia in quella del declino, nonostante la consunzione di una vita incredibilmente intensa.
Questo libro racconta la straordinaria parabola di un piccolo ufficiale di artiglieria che divenne imperatore e dominatore d'Europa, attraverso le sue più stupefacenti gesta: dalle sconfitte inflitte all'esercito austriaco con un modesto e improvvisato esercito durante la prima campagna d'Italia, alle grandi imprese di Marengo, Austerlitz, Jena, Friedland e Wagram, fino alle drammatiche disfatte in Russia, a Lipsia e a Waterloo. Ma narra anche gli eventi minori e meno conosciuti, nei quali il suo talento militare ebbe ugualmente modo di mettersi in mostra, come le battaglie della guerra di Spagna e quelle per la difesa della Francia che precedettero l'abdicazione".
Bellissimo testo, che in chiave cronologica, ripercorre l'ascesa, il regno e la rovinosa caduta di un grande statista, condottiero, politico, uomo: Napoleone.
Un genio militare, un uomo capace di vendere la sua immagine e di far credere in un nuovo Rinascimento, forse (anzi molto probabilmente) un despota che seppe costruire un'idea di regno e di libertà nuovi rispetto al vecchio dell'Ancien Regime.
Frediani non si limita a guerre e battaglie e questo gli rende onore, riuscendo ad interpretare in modo chiaro lo spirito dei tempi, gli errori politici e quelli sul campo di battaglia... errori che non tolgono nulla alla figura immensa del grande uomo e condottiero che è stato Napoleone.
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