sabato 9 settembre 2017

Nobody


Nell'anonima cittadina di Scarborough, località marina nello Yorkshire si nasconde qualcosa di brutale, i pochi residenti si guardano tra loro, tutti si conoscono eppure tutti hanno i loro piccoli segreti... nascosti nel passato ed ora pronti a riaffiorare... e quando la morte colpisce non una, ma due volte e senza un vero collegamento... o forse si... diventa evidente che, è necessario scavare in quel passato per venirne a capo...
E allora l’ispettrice Valerie Armond incaricata delle indagini fa la conoscenza con una storia...  una vecchia storia volutamente dimenticata, occultata da tutti.

 Nel 1940 in piena II Guerra Mondiale “una piccola ragazzina era arrivata alla fattoria dei Beckett nel corso delle operazioni di evacuazione dei bambini nelle campagne” per sfuggire ai bombardamenti nazisti. L’undicenne Fiona “che indossava un abito estivo troppo leggero e reggeva una valigia di cartone, e un bambino di circa otto anni dai calzoncini irrigiditi dalla sporcizia e con un pullover di lana simile a un sacco… ”. Brian Somerville era il nome del piccolo orfano ritardato che non proferiva parola, chiamato con odio e disprezzo Nobody, deriso e maltrattato da tutti. Nobody “l’altro bambino” era in seguito scomparso all’improvviso, volatilizzato. C’è forse un nesso tra questa antica e tragica storia e gli omicidi?

Ma chi è l'assassino?  L’autrice riesce a far vivere i suoi personaggi, a renderli umani, veri con le loro paure, segreti, amori, forze e debolezze; spesso i delitti diventano secondari... la trama sposta la nostra attenzione, lasciando così più spazio alle caratterizzazioni individuali, per imparare a conoscere gli indiziati anche attraverso le indagini della polizia.

Mantenendo la tensione, sino alla fine cerchiamo di trovare l’omicida, e anche quando tutto fa pensare ad uno dei protagonisti e si è certi di averlo trovato ci si dovrà ricredere: tutti  sono allo stesso tempo colpevoli e innocenti.
Questo romanzo è un viaggio nella psiche umana, nell’egoismo più totale, alla fine è solo dando identità a “Nobody” che si potrà capire molto di più che il semplice nome di un assassino e comprendere il male fatto, prima o poi viene a galla...

 

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