giovedì 14 settembre 2017

La prima sorsata di birra...

Altra recensione di un testo letto tempo fa e ripreso in mano di recente... "Il piacere della prima sorsata di birra, cercare more nei boschi alla fine dell'estate, conversare attorno ad un tavolo di cucina sgranando piselli, il profumo delle mele in cantina, la voce di chi si ama al telefono che dice di più di quanto dicono le parole, il rosso cupo di un bicchiere di Porto da centellinare, il lieve fruscio della dinamo contro la ruota durante una pedalata notturna...
Questi e altri istanti preziosi, colti nella loro immediatezza e assaporati in tranquillità, vanno a comporre l'incantevole volume di Philippe Delerm, una raccolta di brevi esti che afferrano al volo sensazioni squisite e fuggevoli.
Una prosa precisa e minuziosa, piccoli tocchi impressionistici, fresche pennellate di colore che ci tuffano in un mondo rurale, riportandoci a ritmi pacati e a ritualità del quotidiano ormai dimenticate.
Con atteggiamento contemplativo e un pizzico di nostalgia, l'autore si compiace nel fare silenzio attorno e dentro di sé per ascoltare gli echi che i piccoli piaceri della vita risvegliano nel suo animo.
E in tutte queste istantanee si cela l'illusione, momentanea, di poter fermare il tempo o, forse, deviarne il corso.
Difficile non ritrovarsi in queste emozioni superbamente evocate, minuscole gocce di felicità che tutti noi abbiamo gustato e che anche soltanto attraverso le pagine ci sommergono con il loro incanto".
 
Mentre alcune immagini descritte, sono tipiche dell'ambiente transalpino e francese (ma di per sé non è un male, imparando così usi e consuetudini a noi poco note), molte delle altre, rammentano piaceri semplici, provati almeno una volta nella vita, a cui abbiamo prima dato "un morso", assaporandole, riprendendole poi, come piaceri goduti e che ci ricordano bei momenti... perché infatti non aggiungere il primo bacio, la prima lettera d'amore, la prima gita in macchina con gli amici, la prima vacanza al mare, la prima sbronza, il primo ballo lento, il primo porcino raccolto nel bosco, la prima motocicletta.. la prima uscita notturna... e tante ce ne sarebbero... la verità, come ben descrive Delerm, sta nel saper gustare il momento e renderlo eterno, associandolo a sensazioni di piacere... perché la vita è questo... intensa soddisfazione concentrata in tanto tempo senza significato... eternità centellinate... e la capacità più grande sta nel crearsene di continuo, per riempire la nostra esistenza.

Nessun commento:

Posta un commento

Niente parolacce, né!

Perché dono