giovedì 9 maggio 2019

Gomorra 4

 
E' così che dopo la prima, la seconda e la terza serie ben volentieri assisto alla 4° (e non ultima, ne è in preparazione una 5°) serie.
Lo faccio anche e soprattutto perché voglio vedere, dove la trama va a parare, dove le beghe dell'ultimo dei Savastano, dei Levante, di Patrizia, di Sangue Blu, dei Capaccio, si spingono.
Una cosa va detta, rispetto alla 3° serie, la storia appare più lineare, anche se molto del pathos dei primi episodi, della spontaneità, della crudezza che rendeva feroci eppure veri uomini e donne che non sapevano di esserlo, si è persa, dissolta.
Siamo oramai di fronte ad attori e storie consumate e noi non siamo più verginelle, quindi per stupirci occorre ben altro.
Così troviamo ridicolo il percorso del buon Genny, che da capo incontrastato della mafia napoletana vuole passare la mano e diventare un rispettabile imprenditore. Intorno a lui il solito traffico di droga, controllo del territorio, monnezza ovunque, inquinamento e tangenti, corruzione e omicidi… e via discorrendo.

La morale delle 12 puntate sarà così la seguente:
Gennaro Savastano: prova a diventare un pulito imprenditore e fallisce.
Patrizia: prova a diventare il nuovo boss di Secondigliano e fallisce.
Nicola: prova a scoprire chi vuole fare le scarpe a Patrizia e fallisce.
I Capaccio: provano a far fuori Patrizia e falliscono.
I Levante: provano a far fuori Patrizia e falliscono.
Valerio: prova a scoprire chi sta dietro ai Capaccio e fallisce, peggio viene scambiato per infame.
I Levante, sempre loro: provano a far fuori Sangue Blu e falliscono.
Sangue Blu, per ricambiare il favore: prova a far fuori il patriarca dei Levante e fallisce.
La Giustizia: prova a prendere Gennaro Savastano e fallisce.
Michelangelo: prova a salvare Patrizia dai Levante e dalla Giustizia e fallisce.
Sempre lui, prova a salvarsi dai suoi parenti e fallisce.
Minchia che serie! Un fallimento!

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