venerdì 3 maggio 2019

Codice Criminale

Michael Fassbender e Brendan Gleeson ci raccontano una vicenda irish ed al tempo stesso fatta del nostro quotidiano.
Pare infatti di vederli, mutati mutandis nei sobborghi di una della nostre grandi città, tra spazzatura e auto taroccate, i nostri Rom, Zingari o come preferite chiamarli.
Qui, a fare da contorno, è la campagna inglese… verde e piena di pecore, ma pur sempre luogo di scontro tra guardie e ladri e tra padri e figli.
Non importa se questi ultimi siano delinquenti, che vivano di furti, che la polizia li tenga d'occhio di continuo… quel che appare è il desiderio di libertà, una vita diversa, la voglia di dare qualcosa di meglio ai propri figli e per i figli di fare meglio dei padri.
Conosciamo così i Pavee, i Thinkers, popolo nomade di origine irlandese che si muove in UK, Irlanda e USA.
Anche loro con regole e codici, anche loro discriminati ma fieri del loro stare ai margini, fuori dalle regole e contro il sistema, da cui fuggono senza sottrarsi a furti e imbrogli… una sorta di guerra sottotraccia.
Se ci aspettiamo una morale, questo film proprio non ce l'ha.
Piuttosto vuole mostrarci un popolo, una famiglia, delle dinamiche perdenti ma forti nella coesione che li lega rispetto al mondo esterno, visto con timore e odio, ma al tempo stesso quasi desiderato almeno da Chad (un bravissimo Fassbender) e in questo soggiogato da Colby (un incredibile Gleeson).
Un buon film, anche se a tratti privo di mordente.
 
 

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