Ci sono film che ti segnano. Non sono mere rappresentazioni tratte da una storia, più o meno vera o verosimile, che ti portano a pensare, riflettere su ciò che fu o ciò che sarà… sono icone, punti di svolta personali che a distanza di tempo ti ricordano.. che cosa? ciò che hai visto, ciò che eri e ciò che sei diventato… e lo sei anche grazie a questo immaginario… queste immagini che si sono impresse nella tua quotidianità, nel tuo vedere le cose… nel tuo essere quel che sei… e che poi, a distanza di tempo, rivisti… possono dar luogo a cocenti delusioni oppure ad incredibili conferme.
E' il caso di questo "L'Uomo che volle farsi re", del 1975... visto al cinema presumo nel 1976... a dieci anni, accompagnato da mio cugino Maurizio… con tre interpreti d'eccezione: Sean Connery e Michael Caine e Christopher Plummer ed un palmares di premi d'eccezione…
Tratto da un romanzo di Kipling, che poi incontriamo nel film, è la storia di due truffatori, che decidono di andare alla ventura per conquistare un regno tutto loro… e ci riescono, per Dio!
Solo che, gli Dei, tanto più ti elevano, tanto più poi ti fanno cadere… e questo è il risultato.. uno finirà ucciso e l'altro crocifisso e poi liberato… sarà lui a narrare la storia ad un incredulo Kipling.
Bellissimo. Affascinante. Divertente e capace di prendersi in giro con un umorismo senza tempo. Felicissimo di averlo rivisto ed assaporato. No, non mi ha deluso, anzi.
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